Miriam Leone protagonista femminile de “Il Testimone Invisibile”
Miriam Leone, protagonista del film “Il Testimone Invisibile” si è raccontata a “Grazia” in una lunga intervista tra affetti, lavoro e nuove prospettive
Sono passati dieci anni da quando Miriam Leone vinse “Miss Italia”. Da allora la ragazza con i capelli rossi, di una bellezza che tradisce ed incorpora le sue radici siciliane, è diventata una delle attrici più richieste della nuova generazione e tra qualche giorno (il 13 Dicembre, ndr.) la vedremo al cinema come protagonista femminile del nuovo thriller di Stefano Morodini, “Il Testimone Invisibile”, accanto a Riccardo Scamarcio e Fabrizio Bentivoglio.
Al settimanale “Grazia” Miriam racconta la particolarità del ruolo che interpreta,“Laura viene uccisa e per questo vive solo nei ricordi di chi la evoca”, e di come sia stato inizialmente strano, per lei che da bambina i ruoli e i tappeti rossi poteva solo costruirseli da sola, recitare accanto ad un mostro sacro come Fabrizio Bentivoglio: “La prima sera in Trentino, a cena non ho detto una parola. Di fronte a Fabrizio Bentivoglio sembravo in preda ad una sorta di sindrome dell’impostore”.
Miriam e le molestie: “Un no è un no”
In un anno decisamente complicato per i rapporti di genere all’interno del cinema, Miriam non ha fatto mancare la sua partecipazione a iniziative come “Dissenso Comune” e “Non è normale che sia normale”, affermando convintamente: “Un no è un no. Lavoro benissimo con gli uomini e sono la prima a fare battute con delle parolacce. Ma se tu non ti sai relazionare, io non posso certo farti da assistente sociale“.
Figlia di un professore di Lettere (“leggevo tutti i libri della biblioteca, forse per raggiungere lui”), Miriam Leone ha appena finito di girare la serie tv 1994 ma, mentre si prepara a nuove sfide promozionali, il suo desiderio più grande è molto più profondo: “Voglio imparare a volermi bene davvero”.
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