18 Marzo 2019 - 10:35

Modena, zia suicida con il nipotino. Tragedia annunciata

jesolo

Modena. Silvia Pellacani si è lanciata insieme al nipotino di 5 anni dal decimo piano. Le grida della madre “lo sapevo, era pazza”. La città è sotto choc

Modena – la tragedia si è consumata in Largo Montecassino, zona residenziale della città emiliana. Silvia Pellacani di 47 anni ha trascinato con sé il nipotino di soli 5 anni in un lancio disperato dal decimo piano della propria abitazione.

La madre del bambino e cognata della zia omicida-suicida, giunta sul posto ha urlato tra le lacrime: “Lo sapevo che sarebbe successo, lo sapevo,  quella era pazza”. Quando gli inquirenti hanno raggiunto il luogo in cui è avvenuto l’orrore hanno immediatamente accertato il decesso della donna e con lei quello del piccolo.

Silvia Pellacani era ritenuta dal vicinato come una donna affermata e priva di apparenti disturbi, forse un po’ schiva e diffidente. Non è giunta notizia che la donna fosse sotto cure psichiatriche. Lavorava in casa, era ingegnere informatico e spesso badava al figlio di suo fratello.

I carabinieri allertati dai vicini hanno fatto irruzione all’interno dell’appartamento sito nel cuore di Modena. Hanno trovato tutto in ordine, nessun  biglietto con dichiarate intenzioni. Tuttavia sono bastate le dichiarazioni della madre del bambino a far aprire un fascicolo di omicidio-suicidio.

Secondo il procuratore di Modena Lucia Musti, non ci sono dubbi,  si tratterebbe appunto di omicidio-suicidio. Il fascicolo aperto a fronte dei tragici accadimenti è stato archiviato come “morte del reo” con la chiara casistica del “Chi ha ucciso, si è tolto a sua volta la vita“.

Il pm Maria Angela Sighelli ha fatto sapere che le piste sulle quali i Carabienieri dovranno lavorare sono due. La prima è capire se effettivamente la donna fosse affetta da qualche sorta di patologia psichica, tale che l’avrebbe spinta a compiere il folle gesto. La seconda è capire perché il piccolo fosse a casa della zia.

Il bambino, stando alle prime verifiche, era stato lasciato a casa della nonna paterna e solo successivamente sarebbe stato portato via dalla zia. Al momento sono pochissimi i quesiti che hanno trovato risposta, tanto è il dolore che ha scosso l’intera città di Modena e i genitori del piccolo Giacomo.