Una buona notizia a metà per l’Italia. L’agenzia di rating Moody’s, infatti non ha modificato la valutazione sul debito italiano lasciando l’etichetta Baa3 ai titoli di stato pubblici. Buona notizia a metà perché questo è l’ultimo scalino prima dei “titoli spazzatura“.
La notizia secondo la quale Moody’s non avesse intenzione di affossare il debito italiano, quindi, si è rivelata vera. L’ agenzia, infatti due settimane fa, aveva sostenuto in un report che la crisi da Coronavirus spingerà il debito italiano a livelli record, ma l’affidabilità creditizia del Paese non dovrebbe subire ricadute.
Questo a causa dell’impegno della BCE e di Bruxelles nel cercare di limitare il più possibile le ricadute finanziarie dei paesi UE, compresa l’Italia. Tanta sicurezza è legata infatti ai costi di finanziamento che rimangono comunque bassi, grazie alla forza di gettito della BCE e agli interventi in economia reale in corso a Bruxelles. .
Rating che è stato confermato in linea di massima anche da altre importanti agenzie. Per Fitch, il debito italiano occupa lo scalino BBB- arrivato a sorpresa a fine aprile, mentre nella scala di S&P rimane un altro gradino di sicurezza alla luce della conferma del 24 Aprile.
Titoli italiani che restano lontani dall’area critica anche per l’agenzia canadese DBRS, che resta la più “generosa” nel giudicare il debito italiano. Ieri infatti ha confermato la valutazione BBB(high), convertendo però l’outlook da stabile a negativo. Una buona notizia.
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