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Un altro grande del giornalismo italiano se n’è ufficialmente andato. Il giornalista e scrittore Gianni Mura, storica firma di Repubblica dal 1976, si è spento questa mattina all’ospedale di Senigallia (Ancona). Le cause sono da attribuire ad un improvviso attacco cardiaco. Il giornalista era stato un grandissimo cronista, sia dal punto di vista sportivo, sia dal punto di vista dell’Italia in toto. Si divertiva a fare il mestiere che gli riusciva meglio: quello di raccontare storie, a prescindere dal proprio genere.
Nato a Milano nel 1945, ha scritto pagine memorabili sullo sport e l’Italia degli ultimi decenni, dal calcio al ciclismo. Tra i tanti libri, nel 2007 scrisse il suo primo romanzo, “Giallo su giallo”, vincitore del Premio Grinzane: è stato tra i più grandi raccontatori del Tour de France. Storica firma del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, con il quale collaborava dal 1976, Gianni Mura ha raccontato decenni di sport italiano e non solo, dal calcio al ciclismo, dalla Nazionale al Giro d’Italia, fino al Tour de France. Attraverso il Giro, ha anche regalato ai lettori una fotografia del nostro Paese e dei suoi cambiamenti nel corso dei decenni.
L’appuntamento su Repubblica, con la rubrica domenicale “Sette Giorni Di Cattivi Pensieri“, era ormai diventato un habituè per i lettori del giornale. Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha fatto pervenire a Repubblica un messaggio di condoglianze a nome di tutto lo sport italiano.
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