A Verona il primo Museo per bambini rende la scienza diventa coinvolgente e magica. Infatti mercoledì 11 settembre inaugurerà il Children’s Museum Verona, un progetto unico, che apre in via Santa Teresa 12, nella zona degli ex Magazzini Generali. Due piani, mille metri quadrati: al via il progetto di Pleiadi, realtà che coltiva e comunica la passione per la scienza a famiglie e bambini con metodi innovativi, che vede come partner Fondazione Cariverona. Children’s Museum Verona è il primo progetto di questo tipo di tutto il Nordest, quarto in Italia, dopo Roma, Milano e Genova.
Dopo il tour inaugurale per i 10 vincitori, autorità e giornalisti, spazio al pubblico. Da mercoledì 11 settembre CMV apre i battenti a tutti. Children’s Museum Verona sarà aperto dal martedì alla domenica (8.30-18 fino al venerdì, 9-19 sabato, domenica e festivi).
La visita costerà 5 euro per i bambini fino a 3 anni (gratis per chi ha meno di un anno), 9 euro per i bambini dai 3 anni in su. Gli adulti accompagnatori pagheranno 8 euro e sono previsti sconti per gruppi, scolaresche e abbonamenti. Maggiori info sul sito www.cmverona.it
Entrando – rigorosamente senza scarpe – in CMV tutti i sensi del bambino vengono attivati. Ci sono i colori, vividi, i profumi, diversi. O la musica (e i rumori bianchi), concilianti. Aree diverse per un continuum di divertimento e di scoperte. Salendo al primo piano si arriva al cuore della struttura: la «live experience», open space immersivo dove i ragazzi avranno modo di cimentarsi in discipline differenti che si fondono in unico processo formativo. Ovvero «STEAM education», con l’acronimo che raccoglie Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics. Una filosofia educativa internazionale, così come Children’s Museum Verona è una realtà che guarda alle migliori esperienze a livello mondiale. Per questo motivo la struttura è entrata a far parte di Hands On! – International Association of Children’s Museums, la rete mondiale che riunisce le più importanti strutture dedicate ai bambini. C’è spazio anche per la sensory room: un’area particolarmente indicata per bambini iperattivi o con forme di autismo, un luogo dove si interagisce con immagini virtuali attraverso il movimento.
Al piano terra si trova il ThinkLab, spazio interattivo che mette insieme laboratori e didattica attraverso attività scientifiche dove la manualità la fa da padrona. Meccanica e falegnameria, robotica e scrittura creativa convivono assieme, sulla scia di quanto succede all’Exploratorium di San Francisco, seguono il metodo dell’apprendimento informale. Un’area che si è potuta realizzare anche grazie a Funder35, un bando promosso da più fondazioni bancarie, con il patrocinio dell’Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa – rivolto alle organizzazioni culturali senza scopo di lucro composte in prevalenza da under 35.
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