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Nasce a Milano il Centro Re.Te.: un rifugio terapeutico per i giovani fragili e iperconnessi

Nel cuore di Milano, a pochi passi dalla stazione Centrale, apre le porte il Centro Re.Te. – Recupero Terapeutico – promosso da Fondazione Carolina in collaborazione con gli educatori professionali di Pepita. Una struttura polifunzionale pensata per accogliere adolescenti e preadolescenti in difficoltà, offrendo ascolto, supporto terapeutico, percorsi educativi e attività laboratoriali.

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Uno spazio moderno, colorato e ricco di stimoli, dove la parola “cura” prende forma attraverso sport, arte, dialogo e relazioni autentiche. L’obiettivo è ambizioso: accompagnare i giovani nella riscoperta di sé e nella costruzione di un presente fatto di rispetto, empatia e resilienza.

Quando si parla di emozioni, non c’è nulla di virtuale. Le fragilità dei ragazzi devono essere accolte e affrontate con l’aiuto di esperti”, spiega Ivano Zoppi, segretario generale di Fondazione Carolina, sottolineando come la dimensione online sia ormai parte integrante della vita degli adolescenti, che trascorrono in rete fino a 10 ore al giorno. Un tempo spesso vissuto in solitudine, senza l’accompagnamento educativo necessario.

Proprio per rispondere a questo vuoto, il Centro Re.Te. rappresenta un luogo di ripartenza, un approdo sicuro per chi ha smarrito la rotta. Non solo sostegno alle vittime di cyberbullismo e disagio sociale, ma anche percorsi di recupero per i giovani responsabili di comportamenti scorretti, grazie al lavoro di un’équipe multidisciplinare con competenze psicologiche, cliniche, giuridiche e comunicative.

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Nei suoi primi mesi di attività, il Centro ha già preso in carico 34 casi, provenienti dal servizio sanitario nazionale, dalle scuole e da reti territoriali. Numeri che si sommano ai 274 casi gestiti negli ultimi due anni dal Rescue Team, il servizio di pronto intervento cyber della Fondazione.

Ogni anno incontriamo oltre 90mila studenti in tutta Italia. I ragazzi ci parlano, ci raccontano, ci chiedono di essere ascoltati”, conclude Zoppi. E proprio dall’ascolto prende forma questo nuovo modello di intervento, che non guarda ai giovani come pazienti da curare, ma come persone da accompagnare in un percorso di crescita e valorizzazione personale.

Milano, con il Centro Re.Te., si dota così di un nuovo punto di riferimento per restituire alle giovani generazioni la bellezza del presente e la possibilità di costruire un futuro solido e consapevole.

Fonte: Tuttoscuola.com

Angela De Angelis

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