Nicolò Zaniolo è entrato definitivamente nel cuore dei tifosi della Roma. Il 19enne centrocampista nella serata di ieri ha mandato in delirio il pubblico con la doppietta siglata al Porto e la corsa sfrenata verso la Curva Sud, lì dove si sente il forte battito del tifo giallorosso.
Fisico, personalità ed istinto del gol: sono questi i tre elementi chiave che hanno colpito della partita disputata da questo ragazzo, che di volta in volta sta facendo aumentare la sua stima e ormai piace a tutti. Una prestazione sontuosa, schierato in un ruolo non suo in teoria ma che ha saputo interpretare alla grande, anzi a tratti sembrava essere la seconda punta, una vera e propria spalla di Edin Dzeko.
Già, perché l’affiatamento con il bosniaco, soprattutto ieri, è apparso intenso, ribaltando anche i ruoli. Il 9 infatti ha fatto da rifinitore ed il 22 ha fatto gol in occasione dell’1-0. Mentre nell’azione del raddoppio, Dzeko colpisce il palo e Zaniolo subito dietro come un’ombra per mettere la palla dove Edin non era arrivato a metterla, ovvero in fondo al sacco.
Al momento della sostituzione con Santon, la standing ovation dell’Olimpico che lo ha accompagnato all’uscita dal campo è stato un momento da brividi. 50.000 tifosi a spellarsi le mani, quasi increduli per quanto in poco tempo questo ragazzo si sia conquistato fiducia dal mister e dal pubblico.
E c’è qualcuno che ha già etichettato il giovane Nicolò ad un Totti 2.0, oppure ha trasformato il cognome in Zan10lo (lui che sulle spalle però ha il 22).
Un predestinato? Lo dirà il tempo. Adesso tutta Roma vuole il rinnovo (che non potrà arrivare prima di giugno per questioni burocratiche), prima che la Juve possa tentare un blitz (Paratici lo ha praticamente già dichiarato) e Zaniolo rischiare di cascarci, lui tifoso dichiarato bianconero. I tifosi giallorossi fanno gli scongiuri.
La serata magica dell’Olimpico regala a Zaniolo anche un posto nella storia. Infatti, mai nessun calciatore italiano aveva siglato una doppietta nella massima competizione europea alla sua età. In una stagione dove è già riuscito ad affermarsi in Serie A e conquistarsi una convocazione in Nazionale, potrebbe essere stata questa la ciliegina sulla torta della sua annata.
E pensare allo scetticismo con cui è arrivato a Roma: a luglio, quasi Monchi veniva messo sulla croce per aver scambiato un pilastro come Radja Nainggolan per avere in cambio questo giovane calciatore e Davide Santon. Dopo 7 mesi, è cambiato tutto e ha avuto ragione il ds spagnolo.
Adesso l’obiettivo, in primis di Nicolò, è quello di rimanere con i piedi per terra e continuare a bruciare le tappe con lavoro, abnegazione ma allo stesso tempo con la spensieratezza del ragazzo che soltanto il prossimo 2 luglio compirà 20 anni. Chi ben comincia..
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