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Lasciandosi dietro la favorita Greta Thunberg, giovanissima paladina dell’ambiente, il Premier Etiope Abiy Ahmed Alì è stato insignito del Premio Nobel per la Pace 2019.
Nella motivazione si fa riferimento agli sforzi profusi dal Premier per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e per il ruolo di primo piano giocato per tentare di spegnere il conflitto che infiamma la vicina Eritrea.
L’accordo di Pace con l’Eritrea è stato uno dei primi atti firmati dall’esecutivo di Alì, insediatosi nel 2018. Il conflitto tra i due Stati confinanti è stato combattuto dal 1998 al 2000 ma non si era mai di fatto concluso, alimentando il clima ostile al confine tra le due terre. Con la sua ratifica, Abiy Ahmed Alì ha di fatto accettato il verdetto del 2002 dell’arbitrato internazionale che assegnava all’Asmara il territorio conteso di Badme.
L’abbraccio tra i Premier dei due Paesi, diede nuovo avvio ai rapporti diplomatici dagli Stati e iniziarono ad essere nuovamente garantiti i voli aerei tra Addis Abeba e l’Asmara, anche se il processo di pace ha poi subito una battuta d’arresto con l’arrivo della dittatura in Eritrea e la chiusura dei confini.
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