È uscito ieri, su etichetta Sony Music Italy, il nuovo album di Noemi “La Luna”, legato alla sua partecipazione al Festival di Sanremo 2018
Da
Albachiara a
La Luna, Noemi ne ha fatta di strada, e non è un semplice vezzo concettualistico. Tra la sua interpretazione del pezzo bandiera di Vasco Rossi, con cui la rossa ha stregato la platea televisiva di
X Factor, e
quest’ultimo album, che contiene anche il pezzo sanremese
Non smettere mai di cercarmi, c’è molta ricerca, sperimentazione e consapevolezza interpretativa in più, cose che che hanno fatto di Veronica Scopelliti negli anni,
una delle nuove muse dei cantautori italiani (da Ivano Fossati passando per Gaetano Curreri fino a Francesco Tricarico che qui scrive il pezzo che ha ispirato il titolo dell’album,
La Luna Storta). L’album si compone di 13 tracce, uno solo il concept
Ascoltando le
13 tracce (inclusi i due precedenti singoli “Autunno” ed “I miei rimedi”, e una cover di Domani di Lucio Dalla) prodotte dal ritrovato Diego Calvetti, ci si convince di una cosa:
la luna ha la voce di Noemi. E questo perché il
concept dell’album è così ben a fuoco da pensare che davvero l’astro che illumina le nostre notti sia, finalmente, diventata una donna. Una donna imprigionata nel limbo delle sue continue indecisioni, cantate con un
linguaggio diretto che colpisce e affonda al primo colpo (
Porcellana), una donna che non si riconosce più nel mondo che abita e vorrebbe cambiare, schiava com’è di adulazioni, vizi e sporcature (
Oggi non esisto per nessuno). Un viaggio tra chi non smette mai di cercare e chi si smarca da ciò che fa male
Ad un certo punto, La Luna torna a fare semplicemente se stessa, ed è allora che diventa
un desiderio irraggiungibile (
L’Attrazione) o la
testimone privilegiata della fine di una storia: che sia in una casa piena di scatoloni (
Un giorno eccezionale) o su una spiaggia che saluta il tramonto dell’estate
(Bye Bye, che sarebbe un’eresia non estrarre come singolo estivo), lei c’è sempre, che ti guarda beffarda, come se l’avesse sempre saputo.
Noemi e le altre
E mentre dobbiamo ancora riprenderci dall’ascolto
della dichiarazione in musica dell’anno,
Sei la mia vita, è tempo di tornare dove tutto è iniziato. Il pezzo
La Luna Storta, scritto da Noemi e
Francesco Tricarico, è un compendio degli incontri e delle influenze artistiche, italiane, di Noemi.
Nel pezzo c’è la consapevolezza, l’autarchia,
“Faccio la mia parte al meglio”, della Fiorella Mannoia di “Caffè Nero Bollente”, e l’attitudine di Loredana Bertè. Noemi sta nel suo tempo, un po’ swing e un po’ soul,
continuando a celebrare l’orgoglio di essere una natural woman: da
Vuoto a perdere a
My good, bad and ugly, il passo è notevole in questo senso, specie in termini di ricerca musicale.