Nomine RAI, si complica la scelta dei nomi tra Salvini e Tria

Venerdì scade il termine per nominare DG e presidenti Rai, ma la situazione si complica. Salvini vuole valutare la linea dei candidati

“Ci sono alcuni curriculum ma voglio incontrare le persone. Voglio parlare di governance con chi dovrà attuarla.” Con queste parole il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha lasciato intendere di dover vagliare ulteriormente i papabili in Rai. Il motivo è presto detto: ragioni di indirizzo politico-editoriale, e non solo di curriculum.

Anche su questo punto, dunque, il Governo gialloverde arriva a una constatazione inevitabile. Alcuni ruoli richiedono di rispondere in maniera particolare ad una determinata linea, al di là di un buon CV. Questo, con buona pace delle polemiche sulle “nomine politiche” fatte finora.

Prova a concertare il premier: “Oggi abbiamo fissato una riunione. Noi su queste nomine – fermo restando che c’è un ministro competente e una delibera del Cdm – usiamo un metodo che sta dando dei frutti, quello di confrontarsi, di parlarsi francamente tra il presidente del Consiglio dei ministri, il ministro competente e i rappresentanti delle forze di maggioranza“.

Sulla necessità di concertazione è d’accordo il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che ha ammonito di non volersi far condizionare da Salvini. “Tutti condividiamo tutte le nostre decisioni e, se c’è la necessità di qualcuno di incontrare i candidati per rafforzare le proprie convinzioni, questo non vuol dire necessariamente delegittimare il ministro competente. Si usa condividere le cose, ognuno si prende le proprie responsabilità.”

L’impressione generale è che le nomine Rai siano l’ennesimo banco di prova interno per il governo, con Salvini che prova a saggiare la tenuta dei grillini. Fino a che punto la concertazione potrà funzionare, senza trasformarsi in un scontro tra forze interne alla maggioranza, si vedrà nei prossimi giorni.