Stasera correte al Palasele di Eboli per vedere Notre Dame de Paris
Uno spettacolo nello spettacolo quello del musical "Notre Dame de Paris" che stasera replica ad Eboli: ecco perché non potete mancare
L’amore impossibile di Quasimodo non smette mai di emozionare grandi e piccini, tant’è che “Notre Dame de Paris” negli anni è diventato uno dei più grandi classici del teatro italiano. Tra scenografie imponenti, giochi di luce, musiche e interpreti sensazionali, veniamo trasportati nella Parigi del 1482.
Al Palasele di Eboli (SA) si è tenuta la prima delle due serate del musical “Notre Dame de Paris” che stasera replicherà con ben due spettacoli, il primo alle ore 17:00 e il secondo – e ultimo – alle ore 21:00.
Nella serata di ieri, 26 novembre, abbiamo assistito ad uno spettacolo assolutamente imperdibile. Migliaia di persone estasiate nel vedere davanti ai propri occhi un’opera così travolgente, ma ciò che ha sbalordito molti, è stata la consapevolezza di aver assistito ad uno spettacolo nello spettacolo. Anche chi aveva già visto il musical è rimasto a bocca aperta davanti a decine di ballerini e acrobati che con le loro performance hanno meravigliato il pubblico di Eboli.
Emozioni travolgenti già dai primissimi minuti del musical che si è aperto con il celebre brano “Il tempo delle cattedrali” interpretato da Matteo Setti nei panni di Gringoire, ma la più suggestiva e commovente è stata sicuramente “Balla mia Esmeralda” interpretata da Giò di Tonno (Quasimodo).
“All’amore che mai non muore (…) Questo amore sarà una scia tra le luci dell’universo“, con questi versi struggenti si è chiuso il primo spettacolo del musical “Notre Dame de Paris” che sarà replicato al Palasele di Eboli (SA) alle ore 17.00 e alle ore 21.00. Fatevi un regalo, correte a vederlo!
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Vedere “oltre” – Notre Dame de Paris
“La vera bellezza si trova nel cuore“, recita l’incipit di un grande capolavoro, ma quanti di noi riescono davvero a vedere “oltre”? Quasimodo è un uomo (e non un mostro!) nato con diverse deformazioni fisiche e nessuno potrà mai cambiare la sua condizione, ma ciò che invece poteva cambiare, era la società di cui faceva parte Quasimodo.
Ad incarnare l’odio per la diversità è il malvagio Frollo che cresce Quasimodo con l’idea di non potersi integrare all’interno della società perché è un mostro e perciò deve vivere nascosto nell’ombra. Animato da un odio viscerale per il diverso, Frollo dà loro la caccia e li condanna attraverso esecuzioni e roghi pubblici.
La cattedrale di Notre Dame per Quasimodo è il rifugio dal crudele mondo esterno, per il quale campanaro altro non è che un oggetto di scherno. Nessuno, nemmeno Frollo che l’ha cresciuto, è intenzionato a guardare al di là della deforme apparenza esteriore: il campanaro è un mostro all’esterno, di conseguenza deve esserlo necessariamente anche all’interno. L’unica che riuscirà ad andare “oltre” sarà proprio Esmeralda che, dopo una ripugnanza iniziale, è riuscita a scoprire l’anima di Quasimodo.
Fatevi un regalo, se ne avete la possibilità accorrete numerosi a vedere “Notre Dame de Paris”, non ve ne pentirete!
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