30 Maggio 2022 - 13:03

Nuovo Digitale Terrestre: la guida completa al DVB-T2

È già da un po’ di tempo che gira voce di un nuovo Digitale Terrestre, ma a differenza del numero di notizie a riguardo, quelle che vanno a mancare sono le informazioni

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È già da un po’ di tempo che gira voce di un nuovo Digitale Terrestre, ma a differenza del numero di notizie a riguardo, quelle che vanno a mancare sono le informazioni

E la mancanza di informazioni genera spesso e volentieri dei dubbi. Ciò che andremo a fare oggi è rispondere alle domande e ai dubbi più frequenti riguardo il nuovo Digitale Terrestre, sperando di essere il più esaustivi possibile.

Che significa DVB-T2?

Una delle domande più frequenti riguarda appunto questa strana serie di numeri e lettere. Banalmente “DVB-T2” è un acronimo, e sta per “Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial”.

Questa Espressione si riferisce fondamentalmente ad uno standard dal punto di vista tecnico che il decoder deve avere. Il “T2” infatti, è quello che soppianterà il precedente “DVB-T”.

Ciò che porta ad un’evoluzione dello standard tecnico è principalmente dovuto al fatto che negli anni la qualità dell’audiovisivo è stata continuamente in crescita.

Molti canali già ad esempio trasmettono solo su frequenze 5G, e quindi non più visibili con il vecchio digitale terrestre. In più, visto il limitato range di frequenze e l’aumento esponenziale dei canali, non può che portare all’abbandono dei vecchi standard per far posto a quelli nuovi.

L’upgrade non sarà solo dal punto di vista tecnico ma anche visivo, infatti finalmente l’8K Ultra HD diventerà una normalità nelle nostre case (a patto di possedere i device adeguati) e non più un sogno lontano.

Come fare a capire se si possiede il DVB-T2?

Certo per i meno avvezzi alla tecnologia è legittimo domandarsi che tipo di prodotto comprare e soprattutto riuscire a capire quale sia quello giusto.

Tecnicamente dal 2017 tutti gli apparecchi in commercio dovrebbero già possedere le nuove specifiche, ma nel caso restasse il dubbio basterà semplicemente consultare il libretto di istruzioni o avviare una ricerca canali automatica.

Se i canali trovati comprenderanno il 100 e il 200 allora in quel caso non ci sarà alcun problema.

Quando avverrà il passaggio definitivo al nuovo Digitale Terrestre?

Secondo le notizie il passaggio definitivo avverrà nel 2023. State tranquilli però, non sarà un cambiamento netto da un momento all’altro, ma un cambiamento in più fasi che vi darà il tempo di organizzarvi al meglio per la nuova era della televisione.

La prima delle tre fasi è già stata messa in atto in realtà. Il 15 Ottobre 2021 emittenti come Rai e Mediaset hanno già abbandonato i vecchi standard di messa in onda per passare a quelli definitivi.

La seconda fase avverrà a luglio 2022, data in cui le emittenti proveranno a rimodulare le frequenze di trasmissioni per passare da un’unica nazionale a più frequenze regionali.

La terza sarà il passaggio definitivo al DVB-T2 che avverrà il 1 gennaio 2023. A partire da questa data sarà obbligatorio per poter fruire i canali, l’utilizzo del nuovo decoder avente le nuove specifiche.

Come scegliere il miglior decoder per il Digitale Terrestre?

Come già detto in precedenza è fondamentale che il nuovo decoder abbia le specifiche DVB-T2. In più servirà il supporto per i contenuti in Ultra HD e l’abilitazione alla ricerca satellitare.

A differenza della precedente generazione quella nuova darà la possibilità di navigare su internet come una comune Smart TV, quindi servirà una predisposizione alla connessione, sia via cavo che wi-fi.

Il prezzo dei decoder sarà accessibile a tutti, e nonostante ci siano dispositivi dal prezzo elevato, sarà sufficiente una spesa che si aggira intorno ai 50€ per poter fruire al meglio i canali.

La sintonizzazione dei canali avverrà come al solito, sia in maniera automatica sia manuale, basterà accedere al menù e decidere quale delle due si voglia utilizzare. Se nonostante la sintonizzazione alcuni canali non risulteranno visibili, a quel punto basterà chiamare un tecnico, o nei casi limite cambiare direttamente dispositivo.

Quel che raccomandiamo è di non aspettare l’ultimo minuto per il cambio decoder, visto che più si avvicinerà la fatidica data, più saranno le richieste. Adesso che possedete tutte le informazioni necessarie, non vi resta che organizzarvi e godervi dall’1 Gennaio 2023 il nuovo Digitale Terrestre.