Immagine da pixabay
Dopo gelaterie e ristoranti anche le pizzerie italiane acquisiranno un marchio a difesa della qualità, della filiera produttiva e tale marchio dal nome “Ospitalità italiana” verrà conferito alle pizzerie italiane nel mondo.
L’iniziativa è stata promossa da Unioncamere con il tentativo di tutelare il prodotto dal plagio e accertare la qualità delle materie prime utilizzate, il processo produttivo e infine anche di considerare la tipicità di ogni pizza con caratteristiche diverse in ogni regione italiana e le 10 regole con cui valutare il prodotto finale. Queste 10 regole andranno dalla professionalità dei pizzaioli, ai prodotti utilizzati, alla qualità del servizio offerto, ma anche alcuni passaggi specifici della comunicazione che dovrebbero essere in lingua italiana.
Questo marchio avrà lo scopo di qualificare e valorizzare le strutture che offriranno questo prodotto, in base a parametri quali la qualità, la distintività e la destinazione – prodotto turistico che saranno centrali nella loro offerta.
Al settore infatti appartengono cira 72 mila tra ristoranti e pizzerie gestite da italiani all’estero, con un fatturato di oltre 27 miliardi di euro l’anno. Ogni giorno vengono vendute 82 milioni le pizze vendute in Italia e 5 miliardi nel resto del mondo.
Nel mondo i maggiori consumatori di pizza sono gli americani con 13 kili al giorno, mentre in Europa si classificano gli italiani al primo posto seguiti da francesi e tedeschi.
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