Il Consiglio dei ministri ha approvato, in modo unanime, il disegno di legge concernente il mercato e la concorrenza.
È uno dei principali obiettivi del governo sul Piano nazionale. Ripresa, resilienza ed impegno rappresentano i punti cardine necessari e da tenere in considerazione nei diversi settori quali i servizi pubblici locali, l’energia, i trasporti, i rifiuti e la vigilanza del mercato. La norma sulla revisione delle concessioni per spiagge e ambulanti è stata stralciata.
Il premier Mario Draghi, intervenendo nel Cdm, ha messo in evidenza che con la misura in questione l’esecutivo ha deciso di avviare “un’operazione di trasparenza“, una strada “che crediamo più efficace”. Vengono, infatti, monitorate tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze.
La tutela della concorrenza però non si limita affatto a questo disegno di legge ma ha evidenziato, più volte, che si tratta di un obiettivo comune a tutta la politica economica del governo:
“Ne sono esempi la legge sulle lauree abilitanti, prevista dal precedente esecutivo, e la recente apertura delle tratte a medio e lunga percorrenza per i bus”.
Mariastella Gelmini e Renato Brunetta si pronunciano
Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, afferma che il ddl Concorrenza sia a favore dei consumatori, che riduce il costo dei servizi e ne migliora l’efficienza, soprattutto per quanto riguarda i servizi pubblici locali”.
Il forzista Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, pone particolare attenzione sue due importanti deleghe che rafforzano le semplificazioni per velocizzare l’attuazione del Pnrr e razionalizzano i controlli sulle attività produttive:
“Il governo mantiene l’impegno di ridurre la cattiva burocrazia a favore di cittadini e imprese. Basta vessazioni”.
Rilevazione delle concessioni: l’importanza del sistema informativo
Per il governo è prevista una mappatura per costituire un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni: l’obiettivo è quello di
“promuovere la massima pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori”.
Nel decreto legislativo, che verrà accuratamente redatto, dovrà essere assolutamente esplicitato l’ambito oggettivo della rilevazione includendo tutti gli atti, i contratti e le convenzioni che comportano l’attribuzione a soggetti privati o pubblici dell’utilizzo in via esclusiva del bene pubblico.
Le concessioni per la gestione dei porti dovranno essere affidate sulla base di procedure a evidenza pubblica, “garantendo condizioni di concorrenza effettiva”.
Le concessioni devono essere rese manifeste mediante la pubblicazione di un avviso pubblico e tenendo in considerazione i punti concernenti le procedure concorrenziali.
Vengono esplicitate ulteriori regole di trasparenza e ritorno degli investimenti nelle procedure di affidamento del servizio di distribuzione del gas “per favorire lo svolgimento delle gare”. Il che si traduce in incentivi in favore dell’ente locale “al fine di procedere in maniera tempestiva allo svolgimento delle gare”, soprattutto con riguardo alla valutazione economica delle reti e degli impianti di distribuzione.
Le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche dovranno essere svolte secondo parametri competitivi, equi e trasparenti, sulla base di “un’adeguata valorizzazione economica dei canoni concessori e di un’idonea valorizzazione tecnica degli interventi di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture esistenti”.
Le procedure relative all’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche dovranno essere avviate entro il 31 dicembre 2022.
L’obiettivo è concedere una maggiore qualità ed efficienza nell’erogazione dei servizi pubblici locali: verranno forniti dei precetti finalizzati a fornire un quadro “maggiormente coerente con i principi del diritto europeo”. Particolare attenzione è posta al trasporto pubblico locale, anche non di linea.
Per quanto riguarda la questione taxi il timore è che sarà prevista “una devastante liberalizzazione” per i servizi.
Il disegno di legge dà un impulso alla realizzazione della rete delle centraline elettriche, dettando criteri per la selezione degli operatori che si occuperanno dell’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica da parte degli enti locali e dei concessionari autostradali, “in modo che la scelta avvenga tramite procedure competitive trasparenti e non discriminatorie”.
La proposta è quella di promuovere l’introduzione di una maggiore concorrenza nella filiera di gestione dei rifiuti, in modo da favorire il perseguimento degli obiettivi conseguenti alla diffusione dell’economia circolare.
Vengono, inoltre, introdotte delle novità importanti:
-si riduce da cinque a due anni la durata minima degli accordi che le utenze non domestiche devono stipulare per la raccolta e l’avvio a recupero dei propri rifiuti;
-per quanto riguarda il servizio di gestione integrata dei rifiuti, si rafforzano gli standard qualitativi per l’erogazione delle attività di smaltimento e recupero.
Il disegno di legge interviene anche in materia di salute in diversi punti:
–agevolazione dell’accesso all’accreditamento delle strutture sanitarie private;
–eliminazione degli ostacoli all’ingresso sul mercato dei farmaci generici;
–incentivazione delle aziende farmaceutiche alla definizione del prezzo di rimborso;
–eliminazione della discrezionalità di individuazione dei dirigenti medici.
Comunicazioni elettroniche
La norma intende agevolare i lavori per la realizzazione di infrastrutture fisiche consentendo il passaggio su reti già esistenti. Vengono inseriti obblighi di coordinamento tra gestori di infrastrutture fisiche e operatori di rete per la realizzazione di reti di comunicazione ad alta velocità. Inoltre i gestori di servizi di telefonia e comunicazioni elettroniche dovranno acquisire il consenso espresso per tutti i servizi in abbonamento offerti da terzi, compresi sms e mms.
Rimozione degli oneri per le imprese
Il provvedimento delega il governo a rivedere i regimi amministrativi delle attività private, a semplificare e reingegnerizzare in digitale delle procedure. I controlli sulle attività economiche andranno resi più efficaci, efficienti e coordinati.
Assicurazioni
Viene esteso l’obbligo di adesione alla procedura di risarcimento diretto anche alle imprese con sede legale in altri Stati membri che operano sul territorio italiano.
Rafforzamento dei poteri di antitrust enforcement
Interessante è il provvedimento concernente il rafforzamento de poteri di antitrust enforcement.
Da definizione il private enforcement antitrust è uno dei mezzi ideati dal legislatore europeo per tutelare la leale concorrenza all’interno del territorio dell’Unione.
In via preliminare è bene ricordare che il sistema di applicazione del diritto antitrust si basa su un doppio binario di tutela definito, nello specifico, public e private enforcement.
Entrambi sono stati ideati con lo scopo di preservare il mercato unico da comportamenti distorsivi della concorrenza.
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