Attualità

Ora solare: quando e perché dovremo spostare le lancette?

Il cambio della lancetta avverrà tra sabato 29 e domenica 30 Ottobre alle 3 in punto del mattino.

Dopo 7 mesi, l’orologio sarà spostato indietro di un’ora e perderemo 60 minuti di luce solare. Questo fenomeno ha da sempre suscitato il dibattito, soprattutto nelle politiche europee. Il non spostare la lancetta garantirebbe un’ora di luce naturale, permettendo di fare un grosso risparmio energetico, senza l’impiego di gas e luce artificiale. Questo dibattito è iniziato a diffondersi in Europa dal 2018, anno in cui il Parlamento europeo si è pronunciato, con l’84% dei voti, a favore dell’abolizione dell’ora legale. Al momento però, nessuno degli Stati Membri ha ancora agito in merito. I paesi favorevoli all’abolizione dell’ora legale sono maggiormente quelli situati nel sud dell’Europa, tra cui anche l’Italia. Contrarie al mantenimento dell’ora legale durante tutto l’anno, sono le nazioni dell’Europa del Nord, che per ovvie motivazioni geografiche, non vogliono abbandonare l’ora solare. Situandosi vicine al Circolo Polare Artico, godono per natura di estati dalle giornate lunghissime.

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(pixabay)

Secondo le stime di Sima e Consumerismo, conservare l’ora legale permetterebbe di salvare più di un miliardo di euro tra riscaldamento e consumi elettrici. Restando con l’ora legale, oltre al risparmio economico, c’è un miglioramento nella salvaguardia dell’ambiente, infatti ,si eviterebbe ogni anno di emettere 200.000 tonnellate di CO2 dalla produzione di energia.

L’Italia è quindi favorevole al mantenimento dell’ora legale, ma oltre al risparmio economico ed energetico, abbiamo anche altre motivazioni. Lo spostamento della lancetta procura effetti negativi  nell’organismo. Il ritmo circadiano ,cioè il ritmo fisiologico umano, risente fortemente di questo cambiamento: la minore presenza di luce naturale, legata all’accorciarsi delle giornate, ha un impatto negativo soprattutto sui soggetti più sensibili, tra cui bambini e anziani. Questo cambiamento può causare spossatezza, mancanza di concentrazione, disturbi del sonno, irritabilità e malumore. Non si tratta di stati patologici, ma di brevi periodi di disordine che si calmano nel giro di alcuni giorni.

Perché ogni anno cambiamo l’ora?

Il cambio dell’ora venne adottato in Italia nel 1916 come strumento di misurazione durante la guerra. L’alternanza tra ora legale e solare è stata applicata in modo discontinuo fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Circa 10 anni dopo, nel 1965, però, il cambio di orario è stato reintrodotto ed è diventato legge. L’ora legale, applicata per la prima volta nel 1966, durava solo quattro mesi, dall’ultima domenica di maggio all’ultima domenica di settembre. Nel 1980 la durata è stata poi estesa a sei mesi. Nel 1996 si è poi aggiunto un altro mese, in concomitanza con il resto d’Europa, terminando ufficialmente l’ultima settimana di Ottobre. Quest’anno, dunque, porteremo indietro le lancette dell’orologio nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre, mentre le riporteremo d’ un’ora avanti nella notte tra il 25 ed il 26 marzo 2023.

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Sara Ianniello

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