Durante il voto per le liste del Partito Democratico per le elezioni, la minoranza consuma uno strappo non partecipando. Andrea Orlando si scaglia contro Renzi
Altri tumulti nel
Partito Democratico. La direzione del partito
ha approvato le liste per le
elezioni politiche durante la notte, ma
la minoranza non partecipa al voto. E si incominciano ad intravedere
segnali di uno strappo all’interno dei dem. “
Non c’è stata nessuna trattativa o braccio di ferro, perché i nomi li sentiamo solo ora, non li abbiamo neanche letti.” lamenta
Andrea Orlando, Ministro della Giustizia, parlando anche a nome di
Gianni Cuperlo e
Michele Emiliano.
Matteo Renzi replica all’instante,
rivendicando il lavoro svolto: “
È stata una delle esperienze più devastanti che abbia vissuto ma da domani dobbiamo fare una grande battaglia: la squadra avversaria è meno forte di noi.” All’ultimo rientrano in corsa
Cesare Damiano e
Barbara Pollastrini che saranno candidati,
ma non Andrea Martella, coordinatore dell’area Orlando. Tra gli alleati, si scioglie il dubbio su
Beatrice Lorenzin, che correrà per la
Camera a
Modena.
Matteo Renzi correrà nel collegio
Firenze 1 Camera e nei listini di
Umbria e
Campania.
Paolo Gentiloni nell’uninominale a
Roma, nel plurinominale nelle
Marche e in
Sicilia. In
Campania compare in lista il nome di
Franco Alfieri, già
sindaco di Agropoli per il
Partito Democratico, mentre nel
collegio di Bolzano è già stata confermata la presenza di
Maria Elena Boschi.