Come primo atto da governatore rieletto, Nicola Zingaretti ha incontrato Virginia Raggi. Che sia il preludio ad un avvicinamento del Partito Democratico alle forze pentastellate?
Parola d’ordine: convergenza. Per recuperare il centrosinistra romano,
Nicola Zingaretti è disposto
a tutto, perfino ad
un accordo che dalle parti del
Nazareno sembra impensabile: quello con il
Movimento 5 Stelle. Il lavoro politico a livello nazionale
è già avviato. Lo dimostrano gli incontri di Zingaretti con
Chiamparino, Martina e Orlando, esponenti di spicco del Partito Democratico. Ma l’idea di Zingaretti è
molto più suggestiva: far diventare il Lazio
il nuovo laboratorio politico nazionale per il
PD. E per far ciò vuole passare da
un punto fondamentale:
la fase interlocutoria con i “grillini”, che cercano un appoggio in
Parlamento. Non è un caso che proprio ieri mattina il Presidente della Regione
abbia incontrato il sindaco di Roma,
Virginia Raggi. Con la Raggi, il governatore ha affrontato una serie di “questioni aperte”,
dai rifiuti all’emergenza abitativa. Ciò è un segnale
molto importante nel mondo democratico, che dimostra come si stia creando
aria nuova, una ventata fresca
necessaria per correre ai ripari dopo il disastro elettorale. Dopo i segnali d’apertura di
Michele Emiliano, dunque, anche un altro candidato alle primarie si dimostra
favorevole al dialogo con i grillini. Che sia questo il segnale del
tramonto definitivo dell’era Renzi?