Patricia Arquette accusa Hollywood

Patricia Arquette, una delle vincitrici degli Oscar 2015, durante il discorso di premiazione, dopo i rituali ringraziamenti, ha denunciato la disparità di genere vigente nella Nazione Americana come ad Hollywood

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Patricia Arquette, una delle vincitrici degli Oscar 2015, ha ritirato nella serata di ieri il premio come Miglior attrice non protagonista per Boyhood, scritto e diretto da Richard Linklater. Nel discorso seguito al ritiro del premio, Patricia Arquette ha ringraziato: «Tutte le donne che hanno partorito, tutte le cittadine e le contribuenti di questa nazione: abbiamo combattuto per i diritti di tutti gli altri, adesso è ora di ottenere la parità di retribuzione una volta per tutte, e la parità di diritti per tutte le donne negli Stati Uniti».

Porre all’attenzione mondiale le diversità dei diritti esistenti tra uomini e donne, in un evento di tale visibilità, è qualcosa d’importante, anche se non tempestivo: Hollywod grazie a Patricia Arquette diviene l’industria della coscienza. Il femminismo è morto, o ne è stata annunciata la morte, ma l’attrice statunitense sembra averlo riportato in auge, sottolineando ciò che a Hollywood si percepisce particolarmente, e lo ha fatto proprio nella notte annuale di consacrazione dell’industria del cinema americana.

Meryl Streep entusiasta per il discorso di Patricia Arquette agli Oscar

Dalle prime battaglie contro i modelli femminili che Hollywood diffondeva come feticci visivi, sostenute nelle analisi femministe di Laura Mulvey nel saggio Piacere visivo e cinema narrativo, le manipolazioni del cinema hollywoodiano come genere non neutro e ancora marcatamente maschilista permangono, diventando oggetto delle osservazioni di Patricia Arquette, come di molte altre colleghe: non molto tempo fa Jennifer Lawrence, denunciava le discriminazioni subite sul lavoro.

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Dal palcoscenico del Dolby Theatre, Patricia Arquette, nota per aver interpretato la protagonista Allison DuBois nella serie televisiva Medium, un po’ affannata per l’ardore delle sue concitate parole ed evidente emozionata per il premio ricevuto, denuncia la disparità di genere vigente nella Nazione Americana come ad Hollywood. Un discorso economico e di prerogative, parole appassionate e un po’ di rabbia, che ha riscaldato gli animi, in particolar modo quello di Meryl Streep, che evidentemente emozionata si alza nell’applaudire la collega, dopo essersene meravigliata con Jennifer Lopez: le due attrici, vengono inquadrate, sullo sfondo di una solidale risposta del pubblico, soprattutto femminile, in cui inneggiano a Patricia Arquette, applaudita con fervore anche da Ethan Hawke.

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Redazione ZON

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