Pensione di cittadinanza: la nuova trovata di Luigi Di Maio

Dopo il reddito, il ministro del Lavoro è pronto a sfornare la pensione di cittadinanza. Il tetto sarà fissato a 780 €, come col reddito

La legge di bilancio sarà molto più ricca di quanto si possa credere. Oltre al superamento della legge Fornero, la nuova iniziativa, proveniente dal ministro Di Maio, sarà l’inserimento della pensione di cittadinanza.

La proposta mira sostanzialmente ad innalzare le attuali pensioni minime a 780 € mensili. La Lega, altra forza di Governo, non sembra però essere così d’accordo con questo nuovo provvedimento.
Questa mattina, Di Maio ha dichiarato: “D’ora in poi non ci deve essere più nessun pensionato che prende meno di 780 € al mese. Ci sono dei pensionati minimi che in questo momento prendono 400 € di pensione. A quei pensionati minimi noi stiamo dicendo: tutti coloro che vivono sotto la soglia di povertà e prendono la pensione, devono avere almeno 780 € al mese. Qualcuno ha il coraggio di opporsi a questa cosa? Se lo prenda. Ma per quanto mi riguarda, è nel contratto di Governo, si chiama pensione di cittadinanza.”

Il riferimento è una vera e propria stilettata ad Alberto Brambilla, esperto di previdenza della Lega che a più riprese ha criticato l’intenzione avanzata dal Movimento 5 Stelle sostenendo che nessuno più verserebbe i contributi nelle casse dell’Inps.

Secondo quanto riferito, inoltre, dal Sottosegretario al Ministero degli Interni, Carlo Sibilia, il provvedimento sarà disponibile già da Gennaio 2019.
“Partiremo a gennaio. Andrà discussa la legge finanziaria, ma nel momento in cui verrà depositata si avrà la certezza che ci sono le risorse, perché le abbiamo trovate. Le questioni che pone Tria verranno sicuramente superate se sono ostative rispetto all’erogazione delle pensioni. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza lo avremo a marzo 2019.”