Perugia, all’Accademia Nazionale di San Luca sei secoli d’arte

L’Accademia Nazionale di San Luca mette in mostra sei secoli d’arte. Perugia espone oltre cento capolavori, da Raffaello a Canova

Circa sei secoli d’arte esposti nelle prestigiose sedi di Palazzo Baldeschi e Palazzo Lippi Alessandri, a Perugia. In particolare, cento capolavori sono giunti dall’Accademia Nazionale di San Luca. Esposti dipinti, sculture, disegni architettonici e bozzetti di illustri maestri, da Raffaello a Canova. Presenti anche opere di Valadier, Rubens e Balla. Insomma, Perugia rappresenta la grande arte tra il Quattrocento e il Novecento. La mostra è stata appena inaugurata e sarà aperta fino al 30 settembre.

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L’evento è curato da Vittorio Sgarbi, accompagnato da un catalogo di Fabrizio Fabbri editore. Il progetto espositivo offre ai visitatori un confronto tra la realtà artistica perugina ed umbra. Infatti, alcune opere romane entrano in dialogo con altri importanti lavori esposti a Palazzo Baldeschi, oltre che con capolavori di altre istituzioni perugine. Le opere esposte sono state oggetto di una grande campagna di restauri, promossa e supportata dall’Associazione Forte di Bard.

A tal proposito, Vittorio Sgarbi ha commentato: “I depositi dell’Accademia hanno rivelato un patrimonio artistico di immenso valore, con molte opere che sono ancora sconosciute e in attesa di essere sistemate in modo congruo. La mostra di Aosta e questa di Perugia rappresentano un antefatto della creazione di una Galleria nuova e strutturata all’interno dell’Accademia, che permetta di valorizzare tale patrimonio facendolo uscire dai depositi e rendendolo fruibile al pubblico”.

La mostra

Il percorso inizia a Palazzo Baldeschi. Proprio qui si incontra uno dei pezzi più prestigiosi della mostra. Infatti, la prima sala ospita il Putto reggifestone di Raffaello Sanzio. Poi il percorso continua passeggiando tra dipinti di Bronzino, Pietro da Cortona, Jacopo da Ponte. Successivamente ci si ritrova davanti al bozzetto Le ninfe, di Peter Paul Rubens. Presente anche la Madonna con il Bambino fra gli angeli musicanti, di Anton Van Dyck. Il Settecento, invece, trionfa con Antonio Canova, di cui è presente un dettaglio in gesso del Monumento a Papa Clemente XIII in San Pietro, datato 1784.

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Inoltre, a Palazzo Lippi Alessandri sono presenti disegni di architettura, e capolavori di Francesco Hayez. Presenti anche capolavori del Novecento. Ad esempio, è in  mostra l’autoritratto del Contadino di Giacomo Balla. Infine, non mancano i marmi di Antonio D’Este e i bronzi di Nicola D’Antino.

Redazione ZON

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