Morsi e punture di insetti: differenze, caratteristiche e come intervenire

Con l’arrivo delle alte temperature, iniziano anche i fastidiosi pruriti dovuti a morsi e punture di insetti. Vediamo quali sono le differenze e come intervenire

Ogni anno, con l’avanzare della primavera e l’approssimarsi dell’estate, le alte temperature fanno risvegliare molti insetti assopiti in inverno. È il caso, ad esempio, delle comuni zanzare, nemiche non solo della pelle ma anche del sonno. Morsi e punture di insetti sono simili visivamente, ma hanno cause diverse e richiedono accortezze ben precise.

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Morsi di insetti

Sono causati dalle specie che si cibano di sangue. Il loro apparato boccale è predisposto a forare la pelle e a succhiare il sangue. È il caso, per l’appunto, delle zanzare, ma anche pidocchi, tafani, pappataci, pulci, cimici, zecche e acari. Nella maggior parte dei casi, il morso provoca solo prurito o dolore temporaneo; tuttavia, alcuni individui possono manifestare gravi reazioni cutanee, causate dalle sostanze presenti nella saliva o negli escrementi dell’animale.

Punture di insetti

In questo caso, ad essere coinvolti sono api, vespe e calabroni. Questi tre insetti non si cibano del sangue, ma pungono per difendersi. Sono dotati, infatti, di un pungiglione atto ad inoculare il veleno nel malcapitato.

La reazione più comune è un importante gonfiore accompagnato da una sensazione dolorosa che permane per 48 ore circa. Un individuo su 200, però, può manifestare una violenta reazione allergica nel qual caso bisogna intervenire tempestivamente somministrando adrenalina e contattando un medico.

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Come intervenire

Nel caso delle api, il pungiglione con la sacca velenifera rimane attaccato alla pelle e va rimosso con l’aiuto di un ago e non con le mani o pinze per evitare di iniettare ancora più veleno. Va poi applicata una pomata al cortisone e del ghiaccio per ridurre il gonfiore.

Le zecche, che rimangono attaccate alla pelle, vanno rimosse con l’aiuto di una sigaretta od un fiammifero appena spento oppure ricoprendola con del dentifricio. È bene, inoltre, effettuare dei controlli per scongiurare la trasmissione di malattie.

Qualora dovesse riscontrarsi, infine, un’infestazione da pidocchi, esistono alcuni insetticidi cutanei e per ambienti che possono risolvere facilmente il problema. In tutti gli altri casi, solitamente, punture e morsi si risolvono spontaneamente e senza bisogno di intervenire farmacologicamente. Se così non fosse, è opportuno rivolgersi ad un farmacista o al medico di fiducia.

Guido Isacco

Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti-Sezione Campania. Appassionato di scienza, arte e attualità. Collaboratore presso ZON.it, per il quale cura principalmente la rubrica HealthZon.

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