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Riuniti in videoconferenza iniziata questa mattina poco dopo le 10:00 i leader europei stanno discutendo del Recovery Fund e del bilancio pluriennale dell’Ue. Il vertice di oggi non è decisivo, è importante sottolineare che è un vertice interlocutorio. Per giungere a risultati certi e chiari occorrerà infatti aspettare il Consiglio Europeo di Luglio. A proposito dell’incontro di oggi il Presidente del Consiglio italiano ha già fatto dichiarato la sua volontà di “chiudere l’accordo entro luglio”, posizione condivisa anche da Angela Merkel.
La linea politica di Conte inoltre mira anche ad anticipare le risorse messe sul tavolo da Bruxelles. “La proposta della Commissione è equa e ben bilanciata. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate. E anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l’accordo entro luglio. E dobbiamo assecondare gli sforzi della Commissione di rendere disponibili alcune risorse già per quest’anno”. Queste le parole del Presidente del Consiglio. “L’Italia ha già avviato una consultazione nazionale -prosegue Conte- con tutte le forze politiche, produttive e sociali per elaborare un piano di investimenti e riforme che ci consenta di non ripristinare la situazione pre-Covid 19 ma di migliorare il livello di produttività e di crescita economica”.
Alle parole del Presidente del Consiglio arriva l’inaspettata reazione premier olandese Mark Rutte. Rutte ha dichiarato infatti di “guardare con favore allo spirito che sta ispirando il governo italiano sulle riforme” con interventi a favore degli “investimenti per crescita e produttività”. Parole importanti che assumono un notevole peso considerata la posizione reticente dell’Olanda, e degli altri Stati del Nord, nei confronti del Recovery Fund. Anche se quello di oggi non è un vertice decisivo è comunque un incontro importante per chiarire le posizioni dei paesi europei.
“Il nostro pacchetto aiuterà l’Europa per una ripresa resiliente, sostenibile e digitale. Ora dobbiamo unire i nostri sforzi, non è consentito alcun ritardo”, afferma in merito la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Il piano europeo del Recovery Fund è appoggiato anche dal Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. Il Presidente del Parlamento Europeo si è rivolto ai “rigoristi“, ovvero quei paesi più restii nei confronti del piano progettato dall’Ue. “Intervenire solo con prestiti avrebbe conseguenze asimmetriche sul debito dei singoli Stati membri e sarebbe più costoso per l’Unione nel suo insieme”– ha dichiarato Sassoli.
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