Sempre più vicino il 12 Dicembre, data segnata in rosso sui calendari del Regno Unito perché sarà il giorno delle elezioni anticipate volute dal premier Boris Johnson. La volontà del primo ministro britannico ha superato anche il vaglio delle opposizioni, restie a tornare alle urne senza aver prima definito con chiarezza l’uscita dall’Unione Europea. L’uscita con un “no deal” dalla UE è ancora una forte possibilità ma gli occhi dei cittadini inglesi sono ora puntati sui partiti in gioco e sulle prospettive future.
Il partito del premier Johnson, il partito Conservatore, è dato in vantaggio nei sondaggi con circa il 36% delle preferenze. Staccato il partito laburista di Jeremy Corbyn, che si assesta sul 24%, davanti a Liberaldemocratici e “Brexit Party” di Farage. Le camere saranno sciolte il 6 Novembre e quel giorno segnerà anche l’inizio vero e proprio della campagna elettorale. Johnson punterà molto sull’accordo trova con la UE, mentre i suoi rivali faranno leva sul “no deal” o su un nuovo negoziato con Bruxelles. In ogni caso, la “Brexit” sarà il tema più importante e decisivo della campagna elettorale.
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