“Sono a un bivio. O mi metto lì in un angolino a dire tutto quello che non va, come fanno in tanti che prendono consensi, o cerco piano piano di spingere affinchè qualcosa venga fatto, come ad esempio con la riapertura anticipata o con l’Irap tolta almeno in parte alle aziende”. Così Matteo Renzi, che ospite ieri sera a “Non è l’Arena” di Massimo Giletti (La7), è apparso interrogarsi sul ruolo di Italia Viva all’interno della coalizione di Governo giallo-rossa.
Il leader toscano spinge in particolare su quanto sia importante e faticoso cercare un compromesso: “E’ chiaro che ci sono molte contraddizioni anche sul tema della giustizia, ma bisogna sempre cercare un faticoso compromesso (…) Io devo tapparmi la bocca sulle idee che vorrei tirare fuori e cercare di dare una mano concreta per risolvere qualcosa.”
Infine Matteo Renzi ricorda che lui, anche dal punto di vista personale, ha dovuto fare i conti con il “dolore del compromesso”: “Ho dovuto fare l’accordo con persone che hanno detto di me le cose più incredibili. Ma viene prima l’Italia”, notando come, da quando il Premier era lui, gli equilibri politici siano cambiati: “Mi piacerebbe, come in passato, spingere tre tasti e far ripartire tutto. Era colpa o merito mio. Oggi la situazione, con i governi di coalizione, è molto più impaludata”
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