Niente più rom nel Camping River sulla via Tiberina, a Roma. Centocinquanta vigili, coordinati dal comandante Antonio di Maggio, hanno liberato l’insediamento.
In serata, il numero uno del Viminale ha potuto festeggiare: anche la Corte europea dei diritti dell’uomo, che martedì aveva sospeso le operazioni dopo il ricorso di tre occupanti, ha dato il suo consenso.
Lo sfratto è stato pacifico, ma solo fino a sera. Poi, a luci spente, sulla città eterna ha iniziato a piovere e nel cuore degli sgomberati si è alimentata la rabbia. Un gruppo di romeni e bosniaci, accampato all’esterno del River, ha scagliato pietre contro i vigili che erano di guardia all’ingresso.
Matteo Salvini ha cinguettato su Twitter: “Legalità e ordine prima di tutto“. Ma l’associazione 21 Luglio si è opposta: “È una gravissima violazione del governo italiano”.
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