[ads1]
Eppure il cav. Antonio Trevi, impersonato da quell’Antonio-Totò-De Curtis mai dimenticato, riuscì a truffare un ignaro turista italo-americano, che per 500 mila lire pensò di acquistarla, probabilmente abbagliato dalla Grande Bellezza della Fontana.
La truffa fu solo, e per fortuna, una grottesca farsa cinematografica, e l’iconico simbolo della Città Eterna, la Fontana di Trevi è ancora a Piazza Trevi, adagiata delicatamente su Palazzo Poli, restaurata e rinnovata, e nessun bislacco acquirente può pensare di appropriarsene.
Il complesso architettonico, ideato prima dal Bernini, poi ripreso e portato a termine da Nicolò Salvi nel 1735 e inaugurato da papa Clemente XII, dal 3 novembre, dopo 516 giorni, 26 restauratori al lavoro, 2.2 milioni di euro, finanziati dalla Maison Fendi, torna a splendere, riconsegnata agli amanti della cultura tardo barocca, o semplicemente a chi vuole esplicare il rito propiziatorio del lancio della monetina.
Nonostante il restauro, le istituzioni capitoline sono intervenute, non occludendo l’intero edificio, ma permettendo ai visitatori di poter accedere al cantiere, mediante una passerella sospesa, dando la possibilità di poter osservare il procedere dei lavori.
Dal 3 novembre tutti possiamo nuovamente gioire dell’antica Fontana, testimone di una Roma erudita, raffinata, esteta, protagonista della Dolce Vita di Federico Fellini, da cui quella meravigliosa dea, qual è stata Anita Ekberg, emergeva, consegnando all’immaginario collettivo una visione onirica e solenne di un mondo probabilmente accantonato.
[ads2]
La redazione di Zon.it offre un appuntamento quotidiano con la lotteria più giocata dagli italiani. I numeri vincenti saranno…
La nostra redazione offre, a partire dalle ore 20, un appuntamento fisso con la lotteria più amata…
L’ondata di furti che sta colpendo il territorio non accenna a diminuire. L’ultimo episodio si…
Mercato S.Severino è “Città che legge”. Il riconoscimento, che premia le Amministrazioni comunali impegnate in…