Gianluca Petrachi si presenta ufficialmente all’ambiente della Roma: il neo-direttore sportivo giallorosso ha risposto alle domande dei cronisti presenti a Trigoria.
“Sono molto felice di essere arrivato qui a Roma – si è presentato così Petrachi – per me è un grandissimo onore. Ogni mio collega penso che ambisca a raggiungere questa società. Conoscevo il centro sportivo per alcune trattative fatte in passato con Pisa (acquisto di Cerci dalla Roma) e Torino (Ljajic e Iago Falque). La dimensione di Trigoria dà già la parvenza del tipo di società”.
Su Fonseca: “Devo dire che sono stato molto colpito da questo allenatore. L’ho seguito in passato quando ero interessato a portare un calciatore dallo Shakthar al Torino e pertanto ho visto 3 partite. Ha una mentalità che amo, con squadra corta e idea di gioco, inoltre mi ha stregato la sua determinazione. Sono convinto che possa dare alla Roma l’identità di gioco necessaria, noi ci confrontiamo spesso e abbiamo le stesse idee. L’aver scelto questo profilo come allenatore mi dà molta forza”.
Strategie di mercato: “Chi viene alla Roma deve avere delle motivazioni importanti, così come quelle che ha Spinazzola che non è arrivato dal Poggibonsi, ma dalla Juventus. Quella voglia la dovranno portare anche gli altri che entreranno qui, deve immedesimarsi nell’entusiasmo che è in me. Anche il tifoso dovrà fare la sua parte, identificandosi nello spirito di squadra che ci sarà, anche quando ci saranno le sconfitte”.
Questioni Dzeko e Manolas: “Un calciatore non è padrone di casa, si alza la mattina e decide di volersene andare. Se l’Inter presenta un’offerta soddisfacente, allora parleremo ma io non cedo ai ricatti, né del calciatore, né di chi c’è dall’altra parte. Io parlerò sia con i nuovi che con i vecchi per fargli capire che l’aria qui sta cambiando. Oggi Dzeko è un calciatore della AS Roma, poi si vedrà. Manolas? Raiola mi ha detto che voleva andare via ed il Napoli ha soddisfatto la nostra richiesta e noi abbiamo optato per Diawara che ha dimostrato grande voglia ed entusiasmo, dicendomi che sarebbe disposto a rinunciare alle vacanze dopo la Coppa d’Africa pur di essere in ritiro fin da subito”.
Su Higuain: “Chi lo discute secondo me è un pazzo. Per me è un calciatore che sarebbe perfetto per noi, potrebbe farci comodo, ma anche per lui Roma sarebbe perfetta. Potrebbe andare sulle orme di Gabriel Omar Batistuta ma deve essere lui in primis a crederci. Sono convinto che per ritrovarsi, la scelta Roma è la migliore”.
Su Barella: “Ho letto e sentito tante cose ma per me questo è un capitolo chiuso. Chi decide è il calciatore e se non ha ripensamenti, lui va all’Inter poi possono esserci anche accordi tra i club ma conta poco se non è motivato a venire da noi. Se mi chiamerà, vedremo cosa fare ma ad ora non c’è possibilità”.
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