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Chris Smalling, il talento di cristallo indispensabile per la Roma

Rientrato dopo l’ennesimo malanno, Chris Smalling ha contribuito in maniera decisiva alle ultime 2 vittorie della Roma. Trattamento “Special” per l’inglese

La Roma di José Mourinho manda un chiaro ed importante segnale al campionato con il pesante 4-1 sul campo dell’Atalanta. Tra i protagonisti dell’impresa al Gewiss Stadium, oltre ai vari Abraham e Zaniolo, c’è sicuramente Chris Smalling.

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Il centrale inglese – in dubbio fino a poche ore prima del match – è sceso in campo dal 1′ ed è stato autore di una prestazione maiuscola, vincendo nettamente il duello con Duvan Zapata, uno degli attaccanti più in forma della Serie A dopo Dusan Vlahovic. Ad impreziosire la giornata per il classe ’92, anche il gol (il secondo consecutivo) che ha permesso alla Roma di chiudere la partita, prima del poker definitivo di Tammy Abraham. Una rinascita per l’ex-Manchester United, afflitto da tanti problemi fisici ed ora voglioso di un rilancio definitivo.

Tutta un’altra musica con il 6 in campo

Quella contro l’Atalanta era la presenza numero 10 per Chris Smalling in campionato su 18 partite disputate dalla Roma in campionato, appena la sesta partendo dal 1′. Il numero 6 giallorosso è mancato molto nel reparto arretrato ed i numeri parlano chiaro nella distinzione della Roma con lui e senza di lui.

Dal momento che il classe ’92 ha messo piede in campo dal 1′, la squadra di Mourinho ha subito appena 5 gol in Serie A, mettendo a referto 3 clean-sheet ma soprattutto 4 vittorie ed appena 2 sconfitte (1-0 a Bologna e 0-3 con l’Inter). Invece quando non c’è Smalling sul terreno di gioco, si va addirittura in doppia cifra per il numero di gol incassati (15) con un numero ancora più ampio di ko (5). Il dato diventa ancor più evidente se si allarga anche alla Conference League: qui l’inglese ha preso parte in 3 match, tutti vinti dalla squadra di Mou con appena un gol incassato. Senza Smalling invece sono ben 10 le reti subite ed una sola vittoria in 3 partite.

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Nell’ambito delle statistiche di Smalling, rientrano anche i gol segnati. Contro la Dea è arrivato il terzo gol stagionale per il difensore, il secondo consecutivo dopo quello siglato in apertura di match contro lo Spezia, determinante per il 2-0 finale. L’altra marcatura è invece arrivata in Conference League, dove – da subentrato – siglò il secondo gol per la Roma contro lo Zorya. Fondamentale dunque, sia in difesa che in attacco.

Maledetti infortuni

Ogni qualvolta che Chris Smalling si ferma, un tifoso della Roma si appella al proprio Santo a cui è più devoto. Già perché quando l’inglese rimane fuori per infortunio, la preoccupazione maggiore non è tanto per la durata ma quanto per il modo di rientrare in campo dopo diverso tempo.

Non tanto in questa stagione (dove comunque ha saltato già 11 partite, tutte per problemi fisici), quanto il riferimento va all’annata precedente. Sotto la guida di Paulo Fonseca, l’ex-centrale del Manchester United ha saltato ben 30 partite tra campionato (22) ed Europa League (8), tutte praticamente per infortunio tra problemi di tipo articolare e, soprattutto, muscolare.

Anche la stagione attuale sembrava nata sotto questa cattiva stella ma adesso Smalling – seppur con qualche spavento (vedi il dubbio prima della sfida contro la Dea) – sta rispondendo presente ed ha ripreso il comando della difesa romanista. José Mourinho non può farne a meno, pertanto centellina le energie di Smalling ogni qualvolta ce ne sia la possibilità, per evitare ulteriori ricadute.

E lo stesso inglese lo ha confermato: “Lo scorso anno è stato difficile per me, aver giocato la partita contro lo Spezia mi ha dato la spinta, speravo di poter giocare un’altra partita prima di Natale e ho avuto tempo per recuperare. Ora voglio restare a disposizione, ho già perso troppe partite. Quindi sono felice di essere a disposizione e aiutare la squadra”.

La Roma ha così ritrovato il suo leader difensivo: Chris Smalling non vuole fermarsi più (fisico permettendo) e punta ad aiutare i giallorossi nel rilancio verso il 4° posto in classifica.

Nando Armenante

25 anni da Cava de' Tirreni, studente presso la facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Salerno, indirizzo Editoria. Giornalista pubblicista dal 30 settembre 2020. Porto avanti la passione ed il sogno di diventare giornalista, in particolare scrivendo di sport (di calcio in particolar modo) ma anche di attualità, su tutto ciò che accade nella città in cui vivo e sull'intero territorio.

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