Il romanticismo non guasta mai nel mondo dello sport, soprattutto quando si parla di squadre sconosciute a molti come il Royal Antwerp. Se vi diciamo Anversa vi viene in mente qualcosa? Si, il più grande porto del paese ma anche in Europa. Andiamo oltre e scaviamo nella storia. Ad Anversa nasce il calcio in Belgio? Si proprio così, il club più antico del Belgio, nato nel 1880 come polisportiva, per poi diventare a tutti gli effetti una squadra di calcio professionistico. I reduci di guerra sicuramente la ricorderanno, per la vittoria del campionato del 1928-29 e 1930-31.
Tra alti e bassi e campionati non disputati, il Royal Antwerp vince il trofeo più ambito del Belgio anche nel 1943-44 e l’ultimo della sua storia nel 1956-57.
La storia va incontro alla sua prima frattura nel 1968, in Italia scoppiano i moti studenteschi, in Vietnam non si placano i bombardamenti. In Belgio la storia non fa sconti: Il “Walenbuiten” di studenti fiamminghi a Leuven nel febbraio 1968 manda il paese in una grande crisi. Gli studenti dormono in aule universitarie. A Liegi e Bruxelles le aule vengono costantemente occupate.
Il calcio non si ferma di certo, l’Andrelecht vince il titolo e il Royal Antwerp cade all’inferno. Non ci mette molto a tornare in Prima Divisione, ma soltanto nel 1973 si assapora la possibilità di vittoria, con un ottimo secondo posto.
Nel 1987 i francesi si sono appena ripresi dall’invasione dei giapponesi nella moda, ma qualcosa cambia . I sei di Anversa, ovvero Ann Demeulemeester, Drie van Noten, Dirk Bikkembergs, Walter van Beirendonck, Dirk van Saene e Marina Yee presentano insieme le loro collezioni, guadagnandosi così la reputazione di “giovani selvaggi”.
Siamo all’inizio degli anni 90 e Anversa incomincia ad essere conosciuta in tutto il mondo. Il Royal Antwerp vince la Coppa del Belgio, ma il calcio in questo momento non fa da padrone. La storia ci ricorda l’orribile genocidio di Ruanda. Si studia il caso Dutrox, serial killer poi arrestato nel 1996. Ragazzine vennero sequestrate e torturata. Si è vissuto con la paura. La guerra è ormai lontana, ma a Ixelles si vive con l’ansia addosso. L’anno dopo uno dei più famosi arresti l’Anversa cade per la seconda volta all’inferno.
Ora finalmente possono festeggiare. Dal 2017 il Royal Antwerp è in Pro League e alla fine della scorsa stagione ha festeggiato la vittoria della terza coppa del Belgio della sua storia. Ora in Europa i ragazzi di Ivan Leko stanno dando soddisfazioni ai propri tifosi. Un girone giocato senza pressioni, coronato dalla vittoria contro il Tottenham dello scorso ottobre e terminato al secondo posto proprio dietro agli inglesi. Una squadra umile guidata da Mbokani (sei gol e due assist in quindici partite), un leader anche fuori dal campo. Il congolese si è ridotto lo stipendio per favorire le casse del club. Gol e sacrifici, un binomio perfetto per riportare la luce ad Anversa.
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