Russia e nuova presidenza Putin. Come cambia lo scenario interno ed internazionale dopo la conferma al Cremlino?
Con l’elezione alla
Casa Bianca di
Donald Trump e l’instabilità diffusa in
Europa, negli ultimi due anni a giocare un ruolo strategico nello scacchiere internazionale c’è, senza dubbio, la
Russia di
Vladimir Putin. L’ex agente sovietico e
plenipotenziario dello Stato da diversi anni, infatti, è riuscito non solo a sfruttare la situazione creatasi a livello mondiale – primeggiando, seppur con mezzi discutibili, in tutti gli scenari presenti – ma anche a ribadire la propria valenza politica tanto al globo quanto al proprio territorio. La (quasi, manca solamente l’ufficialità) certa ricoferma a capo della
Russia, pone in essere una duplice considerazione che tocca, inevitabilmente, l’ambito interno ed internazionale. Facendo riferimento al primo dato, si può dire che oltre ad una serie di segnali lanciati attraverso
messaggi subliminali (il
18 marzo è il 4° anniversario di annessione della
Crimea),
Putin è riuscito – attraverso il suo risultato – a spazzare via ciò che rimaneva dell’opposizione interna e a confermare (ed imporre) la propria gestione per l’ennesimo mandato. Questa prova di forza all’interno dello
Stato russo ha, come naturale conseguenza, anche una ricaduta sulle
grandi manovre in atto nelle ultime settimane. Il caso
Sergei Skripal, che ha consolidato l’asse
Washington – Londra – Parigi, ha da un lato rafforzato il
potere di trattativa con il
blocco euro – statunitense e dall’altro lanciato un chiaro monito all’intera comunità sul vigore della
Russia. A ciò, inoltre, va aggiunta la posizione cruciale in cui si trova coinvolto lo Stato di
Putin nelle diverse questioni mondiali. L’irrazionalità di
Trump, troppo legata alla
ricerca disperata di un attacco preventivo (leggi
Corea del Nord), ha permesso la ripresa del controllo russo nella scena globale e, contemporaneamente, ha aumentato la caratura internazionale – fondamentale in determinate situazioni generate dalla confusionaria politica estera statunitense – dello Stato nella risoluzione di annose questioni.