Nella mattinata di oggi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno e personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 16 soggetti, di cui 9 in carcere e 7 ai domiciliari, indagati, tra l’altro, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e all’introduzione di telefoni cellulari all’interno della casa circondariale “A. Caputo” di Salerno.
In particolare, il G.I.P., su richiesta di questa Procura, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di G. D. M. (Ci. 81), L. S. (Cl. 85), A. A. (Cl. 89), M. P., (Cl. 80), M. M. (Cl. 88), A. P. (Cl. 81), A. B. (Ci. 85) e F. A. (Ci. 84). Gli arresti domiciliari sono stati disposti nei confronti di M. V. (Cl. 76), A. L. (Cl. 76), M. B. (Cl. 74), G. P. (Ci. 2000), A. C. (Cl. 86) e A. M. (Ci. 91).
Tra i destinatari del provvedimento cautelare compaiono anche l’agente penitenziario F. G. e la compagna A. R., entrambi già arrestati in flagranza di reato per fatti diversi ma analoghi, lo scorso 21 dicembre, per aver favorito, a fronte del pagamento di denaro, l’introduzione all’interno della struttura carceraria di Salerno dello stupefacente e degli strumenti di comunicazione.
In particolare, secondo l’ipotesi accusatoria, allo stato confermata dal Giudice per le Indagini Preliminari, G. D. M., detenuto considerato vicino al clan “De Feo” di Bellizzi, nel periodo compreso tra agosto 2022 e febbraio 2023, avrebbe promosso un’associazione per delinquere, composta da soggetti, alcuni in stato di detenzione e altri operanti all’esterno del carcere. Tale associazione, avrebbe avuto, attraverso una rete di sodali, anche un’operatività all’esterno dell’istituto penitenziario riuscendo a controllare la gestione di piazze di spaccio nei comuni di salernitani di Bellizzi, Montecorvino Pugliano e Battipaglia.
Gli accertamenti istruttori hanno permesso di documentare l’ingresso di ingenti quantitativi di droga per un valore superiore ai 50.000,00 €, il cui pagamento sarebbe avvenuto attraverso l’utilizzo di carte prepagate, intestate a soggetti esterni.
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