Sandro Piccinini torna a parlare al programma radiofonico “Un giorno da pecora” e ha colto l’occasione per fare il punto della situazione sul passato, presente e futuro.
“Sono stato fuori per un anno e ne ho approfittato per viaggiare molto, da Shanghai a Cuba passando per Miami a Hong Kong. Posti diversi, visto che gli ultimi viaggi erano per lavoro e quasi sempre negli stessi luoghi, tra Madrid e Londra”, ha spiegato il telecronista.
“Ho detto addio a Mediaset nel luglio 2018, dopo i Mondiali. Ci siamo salutati, non tornerò più”. Su una prossima apparizione in qualche altra emittente? Il futuro è ancora un’incognita anche se su Piccinini c’è l’ombra di Sky e Dazn, pronte ad accoglierlo nelle rispettive famiglie.
L’uomo dalle oltre 1800 telecronache ha raccontato anche diversi aneddoti: “La mia prima radiocronaca la feci sopra un albero a Montemario a Roma negli anni ’80 con binocolo e ricetrasmittente per un’emittente locale che non poteva entrare allo stadio. E una volta andai a Firenze e mi misi all’interno di una cabina telefonica a gettoni per commentare la partita. Usai circa 300 gettoni“.
Le telecronache rimaste nel cuore di Piccinini? “Le mie preferite sono tutte quelle dei mondiali ma se devo proprio scegliere, sicuramente direi Juventus-Milan, finale di Champions 2003 a Manchester“.
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