Si festeggia oggi, 30 Novembre, Sant’Andrea, il primo apostolo che compare nei Vangeli. Secondo le sacre scritture un giorno, mentre Andrea pescava con il fratello Pietro nel mare di Galilea, Gesù disse loro: «Venite dietro di me e vi farò pescatori di uomini»; e quelli lasciate le reti lo seguirono.
Da quel giorno Andrea non abbandonò più il suo Maestro. Compare infatti, in compagnia di Pietro, Giacomo e Giovanni, anche sul monte degli Ulivi durante il “discorso escatologico” del Signore.
Andrea predica il Vangelo, secondo quanto scrive lo storico Eusebio di Cesarea, in Asia Minore e nella Russia meridionale. Poi, passato in Grecia, guida i cristiani di Patrasso.
Ed è proprio in Grecia, attorno all’anno 60, un 30 novembre, che subisce il martirio per crocifissione: appeso con funi a testa in giù a una croce in forma di X, detta poi “croce di Sant’Andrea”.
Nel 357 i suoi resti vengono portati a Costantinopoli, ma il capo, eccetto un frammento, resta a Patrasso. Le reliquie, durante l’occupazione di Costantinopoli del 1206, vengono trasferite in Italia.
Due anni dopo gli amalfitani le accolgono solennemente nella cripta del loro Duomo. Anche il capo dell’Apostolo, nel 1460, a causa dell’invasione dei Turch,i viene portato da Patrasso a Roma, dove sarà custodito per cinque secoli in San Pietro fino a quando il papa Paolo VI, nel 1964, ordinerà la restituzione della reliquia alla Chiesa di Patrasso.
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