18 Ottobre 2024 - 10:46

Scafati, sequestrato un terreno utilizzato come discarica a cielo aperto

I due soggetti responsabili individuati sono stati deferiti per il reato di attività di gestione di rifiuti illeciti, per un totale complessivo di circa 500 tonnellate in un terreno di Scafati confinante con alcuni campi agricoli

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno, nell’ambito di controlli in materia di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale, nei giorni scorsi ha individuato a Scafati un terreno, confinante con alcuni campi agricoli, utilizzato illecitamente come discarica a cielo aperto.

Le indagini

L’attività, condivisa con gli organismi preposti, ed eseguita dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Scafati – che già agli inizi dell’anno ha sottoposto a sequestro ben due aree adibite a discariche abusive – tramite sopralluoghi, e acquisizioni di immagini da fonti aperte, coadiuvate dal personale ARPAC e dalla locale Polizia Locale, ha consentito di sottoporre a sequestro i luoghi, nei pressi della SS268, per un totale di oltre 8 mila metri quadrati.

500 tonnellate di rifiuti

I due soggetti responsabili individuati sono stati deferiti a questa Procura della Repubblica per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, tenuto conto del rischio di grave inquinamento ambientale e della quantità di rifiuti rinvenuti a contatto diretto con il terreno, per lo più materiale di risulta edile, per un totale complessivo di circa 500 tonnellate.

Sequestro del terreno

L’area sottoposta a vincolo cautelare è stata debitamente assicurata al fine di evitare il proseguo delle attività illecite, di limitare la contaminazione dei siti, di ristabilirne il decoro e soprattutto per garantire l’incolumità della cittadinanza.

Si rappresenta che il provvedimento eseguito è una misura cautelare reale, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.