Gli scontri nel pre-partita di Liverpool-Roma possono costare la vita a Sean Cox, tifoso dei Reds, assalito da più di 10 ultrà giallorossi; anche la Uefa a lavoro per individuare i colpevoli
Il pre-partita di Liverpool-Roma si è macchiato di sangue per gli scontri avvenuti all’esterno di
Anfield Road. A farne
le spese maggiori è stato Sean Cox, un irlandese arrivato
in Inghilterra per seguire la sfida di Champions League dei Reds. Assalito da 13 ultrà giallorossi,
Sean ha riportato gravi danni cerebrali e lotta tra la vita e la morte. L’uomo adesso è in coma farmacologico. La polizia inglese ha fatto una ricostruzione di quanto è accaduto un’ora prima dell’inizio del match.
Oltre 80 giovani tifosi giallorossi sono arrivati all’esterno di Anfield con il volto coperto e armati di mazze, bastoni e tubi di gomma. Ma allo stadio, i teppisti non sono stati scortati dalla polizia, percorrendo il tratto
stazione-stadio autonomamente e liberi di colpire.
2 uomini sono stati fermati per tentato omicidio, quello che ha coinvolto lo sfortunato Sean Cox,
al quale sono arrivate le preghiere della Roma per una speranza di guarigione. Infatti, la società giallorossa
si è dissociata da quei tifosi che hanno scatenato gli scontri ad Anfield e si è dichiarata pronta per denunciare i coinvolti.
La Uefa adesso punta alle sanzioni
Quanto accaduto nel pre-partita di Liverpool-Roma e al povero Sean Cox
potrà costare caro alla società giallorossa. Da Nyon fanno sapere che ci saranno
“provvedimenti durissimi” e c’è grande attesa per il rapporto che verrà fuori dal giudice sportivo. I tifosi capitolini potrebbero incorrere nel divieto delle trasferte per un periodo di tempo
mentre il club riceverebbe una multa salatissima. Si vociferava di una
possibile esclusione dalle coppe, ma l’ipotesi è stata scartata quasi fin da subito. C’è la possibilità
di una squalifica dello Stadio Olimpico ma a Roma è già partita
l’allerta per la sfida del 2 Maggio, dove nella Capitale sono attesi
oltre 5.000 tifosi dei Reds.