[ads1] È tra le 100 donne icone del mondo, secondo la BBC, Selma Al Majidi è la prima donna allenatrice in Suddan, a soli 25anni è riuscita a combattere dei tabù. È nato tutto quando la donna, all’epoca ragazzina, ha assistito al suo primo allenamento accompagnata dal fratello.
Intervistata dalla FIFA Selma Al Majidi, che non ha rinunciato al velo, ma l’indossa tranquillamente insieme alla tuta e al suo fischietto, ha raccontato che quel giorno appena rientrata a casa la cucina diventò il suo campo di allenamento dove mise in pratica tutti gli schemi e le tattiche che aveva memorizzato alcune ore prima. “Tornati a casa, la sala da pranzo divenne un campo da calcio, gli strumenti da cucina i birilli, – commenta Selma Al Majidi – sulla lavagna disegnavo i miei schemi. E cominciai a vedere tutte le partite con la mia famiglia”.
E da quel giorno per lei fu deciso il futuro: essere un’allenatrice, non una qualsiasi ma un icona del calcio del Sudan. Selma Al Majidi ha iniziato la sua carriera nella terza serie allenando le giovanili dell’Al Hilal di Omdurman, squadra maschile della sua città. Subito ha raggiunto risultati positivi tant’è che Selma Al Majidi è riuscita ad attirare su di sé l’attenzione di importanti squadre del suo Paese.
Sempre in terza divisione ha allenato l’Al Nasr e qui come ammette la stessa sono nati alcuni problemi:
“All’inizio era difficile
Molti giocatori non volevano lavorare con me semplicemente perché sono una donna. Mi è tornata utile l’esperienza precedente: non mi ascoltavano, proprio come dei bambini”.
Nonostante questo è andata avanti a lavorare: “Anche in città guardavano male a ciò che facevo, per fortuna la famiglia mi ha sempre incoraggiato. E col tempo hanno imparato a rispettarmi e ad apprezzare il mio lavoro”. Alla fine Selma Al Majidi ha vinto la sua sfida raggiungendo la salvezza: “È stata una grande sfida e l’abbiamo vinta centrando la salvezza”.
Se Selma Al Majidi è diventata un’icona per tante donne della sua nazione e per tutto il mondo è grazie alla sua tenacia e per questo la BBC l’ha inserita nella lista dei 100 nomi per i diritti femminili nel mondo arabo.
“Sono orgogliosa di essere un modello. Spero di poter allenare presto in prima divisione, e magari un giorno di guidare la nazionale femminile del mio Paese”, commenta Selma Al Majidi che ora si appresta a prendere il patentino B per allenare in altre categoria. Peccato che in Sudan il calcio femminile ancora non esiste, ma se un giorno dovesse formarsi la nazionale femminile del Sudan, la Federazione non avrà problemi perché Selma Al Majidi è pronta.
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