8 Maggio 2020 - 18:28

Serie A, il governo apre alla ripresa: “Si va verso una soluzione”

Serie A, lega

Rivedere la Serie A potrebbe non essere più un miraggio: dalla Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa moderato ottimismo

Dopo settimane di polemiche e retro-front si inizia a intravedere uno spiraglio per la ripresa del campionato di Serie A.

Intervenuta a Radio Punto Nuovo, la Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha fornito degli aggiornamenti sulla questione:

“Si va verso una soluzione ed è la soluzione che i tifosi di calcio si aspettano. Il via libera ancora non c’è, ma si va verso una buona direzione. Per ora il confronto riguarda l’allenamento individuale, oggi torneranno tutti a discutere del problema e la strada della soluzione è stata immaginata come una sorta di clausura della squadra”.

Dichiarazioni che lasciano intendere un’apertura significativa verso modalità di ripresa della Serie A, con un protocollo ancora da definire nei particolari.

“Ripartire sì, ma in sicurezza, è un atto d’attenzione molto importante. – spiega Zampa –   Preservare la salute, forma, benessere dei nostri atleti ha un valore. Il Ministro Speranza lascerà al CTS e le Federazioni competenti le valutazioni. Sono ottimista sulla ripresa dopo aver parlato con il capo del CTS, ma c’è bisogno di una solida base scientifica. Non vorremmo mai che una persona a noi cara venisse buttata a fare qualcosa di rischioso. Tenere fermo un pezzo di vita importante per tanti cittadini, non è solo un danno economico, ma anche sociale. Il finale di questa partita, che non è di calcio, ma quella della salute, lo scriviamo tutti insieme”.

Sulle possibili modalità di gestione delle squadre e degli allenamenti, la Zampa si è espressa in questo modo:

Se l’epidemia resterà sotto controllo si apre di più, calcio compreso. La Federcalcio chiede di anticipare, a questo punto la mediazione andrebbe in questa direzione: la squadra, l’allenatore, tutto lo staff, viene trattata come una grande famiglia che si mette da sola in una specie di clausura. Si apriranno le porte del centro sportivo, si entra tutti negativi, fanno gli allenamenti di squadra e dopo 15 giorni i dati epidemiologici ci diranno se si potrà fare un ulteriore passo. Così si può immaginare di tornare a giocare, dunque è un punto di mediazione che si sta facendo per la tutela dei giocatori e delle squadre con tutte le persone coinvolte. Questo è il modello italiano che garantisce la salute di tutti i componenti: entrano sani e devono restare sani”. 

Ancora tanti dubbi e interrogativi per una Serie A in apnea ma pronta a riscaldare i motori nel caso il via libera arrivasse nei prossimi giorni.