“Riprendere si, ma difficilmente nel nord Italia”, parola di Gabriele Gravina. Così si è espresso il numero 1 della Federcalcio, in un’intervista concessa a Repubblica.
Gravina ha parlato delle soluzioni da attuare per portare a termine il campionato di Serie A ma allo stesso tempo ammette le difficoltà di giocare nella zona settentrionale del Paese, cioè nelle città maggiormente colpite dal Coronavirus. Queste le sue parole: “Sarà complicato giocare a Milano, Bergamo o Brescia. In pratica si disputerebbe un campionato dal Rubicone in giù, senza partite al nord. In America, l’NBA sta pensando di trasferire tutte le squadre a Las Vegas ma da noi è difficile attuare ciò perché è impossibile far giocare 10 partite in un weekend su un unico campo da calcio”.
Sulle dichiarazioni di Rezza circa le perplessità di ripresa del torneo, Gravina dice la sua: “Rispetto la scienza e chi la applica, ma io non ammaino la bandiera. Stiamo lavorando sul come riprendere il campionato, non sul quando. Quando il Paese tornerà a vivere, allora riprenderemo a giocare. Il campionato va portato a termine, ma c’è tempo per farlo“.
Infine, sullo Scudetto da assegnare: “Titolo a tavolino? Questo lo decide il Consiglio Federale ma apprezzo anche la posizione della Juventus. Per me va conquistato sul campo“.
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