Esce oggi “Spazio”, la canzone di Danti e Nek. Il brano dura circa 3 minuti, abbraccia la nostra sensibilità e la nostra mente. Scopriamone insieme il significato.
Le prime note ci riportano immediatamente a quella riflessione dolce e sottile che, giornalmente, accompagna i nostri circuiti temporali. I pensieri invadono la nostra mente, edificano un muro tra il vissuto interiore ed il vissuto esteriore. Tutto scorre velocemente e le nostre sinapsi non riescono a stare al passo con una moda gelida e preconfezionata, un boom di pubblicità e suoni che non ha nulla a che vedere con il silenzio della nostra anima:
“Ho tanti pensieri da riempire uno stadio /ogni giorno faccio sold out
mi sento in ritardo con la moda guardo il Casio / sono in perenne countdown”.
Il senso di derealizzazione invade l’anima del protagonista che non si sente ascoltato, non si sente visto e capito. I piedi per terra ed il cuore che abbraccia il cielo, che ricerca un spazio altro per guarire e salvarsi dall’aridità del mondo. I rapporti sociali sono plastici, le consuetudini ed i luoghi comuni non ci permettono di stringere per davvero la natura delle persone. Molto spesso non è necessario parlare in modo formale. A volte tutto ciò di cui una persona ha bisogno è puro e semplice amore che scioglie ogni resistenza possibile. A volte è indispensabile chiedere aiuto, quando tutto ci appare buio ed inconsolabile. A volte dobbiamo lasciarci stringere, condividere il nostro “spazio” con un’anima sensibile che sappia amare, più che comprendere, i nostri abissi:
“Ho bisogno di aiuto/ sto cadendo nel vuoto /grido ma sono muto /brucio e tutti fanno le foto”.
;Ho tanti pensieri da riempire uno stadio
ogni giorno faccio sold out
mi sento in ritardo con la moda guardo il Casio
sono in perenne countdown
non ti piace lo spettacolo e comunque applaudi
ho la faccia fulminata come David Bowie
ho un dolore fisso al petto non mi basta un Aulin
ho un proiettile nel cuore come Gino Paoli
Galleggiando in aria sto come gli astronauti
io non sento niente se quando tu mi parli
io cerco amici ma ho solo contatti
cucina piena di dischi volanti
parcheggiati in una lavapiatti
E’ che ho bisogno di spazio e tu mi vedi qua
e invece io sono in viaggio in un’altra realtà
sono lontano da tutto mille miglia
guarda nel cielo e dimmi se vedi quel punto che brilla
sono io nello spazio
Ho bisogno di aiuto
sto cadendo nel vuoto
grido ma sono muto
brucio e tutti fanno le foto
non mi guardo dentro ma fuori
in testa ho mostri peggiori
questo viaggio Interstellar
1,2,3 stella, se bagli muori
schivo bombe e bevo benzina
quale super nova sono io con una lampadina
notte eterna senza cartina
poi ti ho visto oro puro, la mia madonnina
e poi non dire che non penso a te
ricostruisco il cielo partendo dal basso
tu fai luce io faccio nuvole
E’ che ho bisogno di spazio e tu mi vedi qua
e invece io sono in viaggio in un’altra realtà
sono lontano da tutto mille miglia
guarda nel cielo e dimmi se vedi quel punto che brilla
sono io nello spazio
sono io nello spazio
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