5 Marzo 2021 - 12:12

Stop alle esportazioni di vaccini: l’Australia chiede l’intervento della UE

vaccino covid ippolito

L’Italia ha deciso di bloccare l’export di 250mila dosi di vaccini AstraZeneca destinate all’Australia. Ma il Governo australiano non ci sta e chiede alla UE di rivedere la decisione

I vaccini causano discordia tra l’Unione Europea e l’Australia. Il motivo è la decisione dell’Italia di bloccare l’export di 250mila dosi di vaccino AstraZeneca confezionati ad Anagni e in partenza verso il paese dell’Oceania. Decisione avallata in pieno da Bruxelles, dal momento che l’iniziativa è di Mario Draghi. La decisione del Governo italiano, dal gusto fortemente protezionista, arriva dopo i ripetuti e gravi tagli alle consegne previste da parte dei colossi farmaceutici. Il fallimento delle contrattationi da parte di Bruxelles, la debolezza della UE di fronte ai colossi di Big Pharma, il rallentamrnto delle campagne vaccinali e l’avanzata della terza ondata hanno spinto il Governo italiano ad una decisione senza precedenti, per tutelare l’interesse nazionale. Una scelta, che Bruxelles non poteva non condividere. E che non poteva non suscitare reazioni.

Il Ministro della Salute australiano Greg Hunt fa sapere che hanno sollevato la questione davanti alla Commissione Europea. E lo scopo, chiaramente, è quello di rivedere la decisione. Secondo il Primo Ministro Australiano Scott Morrison, “è importante che i contratti siano rispettati“. Al momento, l’Australia avrebbe appena ricevuto una consegna di 300mila dosi di vaccini e il Primo Ministro si dice consapevole del perché l’Italia ha operato la sua scelta. “In Italia le persone muoiono al ritmo di 300 persone al giorno. E quindi posso certamente capire l’alto livello di ansia che c’è in Italia e in molti paesi in tutta Europa“.

Molto meno diplomatiche le reazioni di altri membri del governo australiano

Decisamente più dure le parole scelte dal Ministro delle Finanze Simon Birmingham. “Questa è una dimostrazione di quanto bene continui a fare l’Australia rispetto alla disperazione di altri Paesi” afferma, lanciando una frecciata velenosa alla difficile situazione italiana. L’Australia ha iniziato la somministrazione dei vaccini Pfizer due settimane fa, mentre punta ad incrementare la produzione nazionale dei vaccini AstraZeneca. Il piano è di arrivare alla produzione di circa 1 milione di dosi a settimana, per questo il Governo australiano fa sapere che le 250mila dosi in partenza dall’Italia fanno parte di un lotto che non faceva parte del programma nazionale, se non in misura marginale. Ad ogni modo, la decisione dell’Italia funge da apripista per altri paesi UE. Dopo i continui ritardi da parte delle aziende produttrici, il sospetto è che queste stessero dirottando le dosi di vaccini verso mercati extra UE. Nonostante le rassicurazioni dei vertici di AstraZeneca, le dosi confezionate ad Anagni erano destinate proprio ad un paese extracomunitario.

Intanto, il Ministro degli Esteri Di Maio chiarisce che non si tratta di un atto ostile verso l’Australia, ma che si stanno rispettando le regole stabilite in Europa lo scorso 30 Gennaio.