Instagram Zaia
Sono passati 130 giorni da quando il nostro paese è piombato nell’incubo del Coronavirus. La situazione ora sembra essere gestibile e mentre il numero dei contagi continua a scendere, la vita continua a ripartire. Lo sanno bene gli abitanti delle regioni più colpite dalla pandemia: Lombaradia e Veneto. Ritornare alla vita di prima significa anche dire addio a quelle abitudini che in quattro mesi si erano consolidate: le dirette di Conte, dei governatori delle Regioni, dei sindaci. In questi mesi ognuno ha fatto la propria parte per restare in contatto con i propri concittadini. Lo sa bene Zaia, governatore del Veneto, che per 130 giorni, tutti i giorni alle ore 12, aggiornava i veneti sull’andamento del contagio nella propria regione.
Era diventata un’abitudine, un incontro giornaliero che teneva vicine le persone lontane, le persone che in quell’emergenza soffrivano più di tutti. Zaia è stato detestato quando le notizie non erano delle migliori e quando invece, la situazione migliorava, portava nelle case dei veneti un momento di gioia. Ma ora è il momento di andare avanti e così Zaia interrompe le dirette giornaliere. Chiude l’attività del numero verde Infocovid che era gestito dalla Protezione civile regionale. Oltre 12mila e 900 le telefonate dal 22 febbraio scorso, quando Veneto e Lombardia piombarono nell’inferno, pari a 759 ore di conversazione, con picchi giornalieri di 370 telefonate, 9500 i volontari. Rimane solo attiva la mail emergenza.covid@regione.veneto.it
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