Coronavirus, Zaia detta le regole per gli happy hour
In Veneto, per ripartire dopo il Coronavirus, Zaia ristabilisce l’ordine anti-movida. E crea delle nuove regole apposite per gli happy hour in Regione
Si riparte. Sì, ma lo si fa con cognizione di causa e senza bisogno di creare assembramenti. Non ha intenzione, Luca Zaia, di promuovere una logica che porterebbe solamente disagi e farebbe tornare i cittadini italiani al punto di partenza. Il governatore del Veneto, infatti, ha dettato delle regole ben precise per ristabilire l’ordine anti-movida. Saranno consentiti naturalmente gli happy hour con gli amici, ma si dovranno svolgere in totale sicurezza e senza assembramenti né alcun tipo di ammassamento. Secondo Zaia è ancora una minaccia.
“Non ho né mire romane né mire di scalate politiche nel partito. Con Salvini ho rapporti ottimi. Con Conte non ho rapporti, personalmente non lo sento forse da un mese e mezzo. Lo sentivo quando eravamo in piena emergenza Covid-19, posso dire che abbiamo normali rapporti istituzionali. Dall’inizio dell’emergenza, i casi di positività al coronavirus in Veneto sono 19.030, 33 in più rispetto a ieri. La movida? Non è una minaccia, è una constatazione. Noi abbiamo degli indicatori sanitari eccezionali, abbiamo solo 44 persone in terapia intensiva, delle quali la metà sono “corona free”, perché si sono negativizzati. Con queste aperture, abbiamo trasferito la responsabilità dagli ospedali alle persone, ognuno è responsabile della cura.” ha dichiarato Zaia.
“Se ci comportiamo male, è inevitabile che si torni negli ospedali, che tornino i ricoveri. Non bisogna abbassare la guardia, c’è qualcuno che non ha capito che il virus c’è ancora: la mascherina viene vissuta come un atto di coercizione, di imposizione. Penso sia un problema di una cultura strisciante per cui ogni regola nasconde dietro sé un grande fratello, ma finiamola con i complottisti e i terrapiattisti, il paese non può crescere con questa mentalità.” ha poi concluso.
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