“Storie di Claudia”: il momento d’oro della Gerini
La musa di Carlo Verdone, dai più considerata l’erede di Monica Vitti, si divide tra il cinema e Netflix. E Muccino vuole dirigerla…
Certi che la critica cinematografica italiana che conta si accorgerà di lei dopo l’interpretazione di Livia in Nove Lune e Mezzo, esordio alla regia di Michela Andreozzi, noi di Zon vogliamo farci portabandiera di una petizione che assegni a Claudia Gerini un premio all’ubiquità.
Nell’ultimo mese e mezzo il volto dell’attrice romana, lanciata da Carlo Verdone in Viaggi di Nozze, è al centro di ben tre produzioni, due per il cinema ed una per la piattaforma di streaming online Netflix.
Primo pezzo di questo trittico della femminilità mai così sfaccettato è Donna Maria Strozzalone, la first lady di “Ammore e Malavita”, il film dei Manetti Bros che ha avuto il merito di scongelare la platea da troppo tempo imbalsamata dell’ultimo Festival del Cinema di Venezia. La “lirica” a lei dedicata, La canzone della serva, è già divenuta un cult e la coreografia annessa promette di porre una seria ipoteca sui balli da lido della prossima estate, e profuma di quel riscatto che poi accomuna tutti e tre i personaggi a cui la Gerini ha prestato le fattezze.
Alla ricerca di un riscatto è anche Claudia Monaschi, il revisore dei conti del Vaticano tra i personaggi più diabolicamente magnetici di Suburra, la prima produzione made in Italy di Netflix. La donna ha messo gli occhi sui famigerati terreni di Ostia ma dovrà battersi in una estrema lotta corpo a corpo con gli altri poteri forti ubriachi di ambizione, tenuti a bada da un potere ben più in alto della cupola di San Pietro …
Da un personaggio nero ad un personaggio più decisamente positivo, quello che la Gerini ha interpretato nel film Nove Lune e Mezza, opera prima di Michela Andreozzi: Tina (Michela Andreozzi) e Livia (Claudia Gerini) sono sorelle ma non potrebbero essere più diverse: l’una desidera una maternità che proprio non vuole arrivare, l’altra è invece incredibilmente refrattaria al mettere su famiglia; ma quando il ginecologo (Stefano Fresi) propone a Livia di fare da madre surrogata alla sorella, la donna, in un inaspettato impeto di altruismo, cambia i suoi piani.
Ben lungi dall’essere un mero megaspot alla maternità surrogata, Nove Lune e Mezza è un affresco prismatico e pieno di sfumature sulla genitorialità e sul modo di essere coppia al giorno d’oggi. Non esiste una ricetta per essere genitori, l’amore non è un Gin Tonic.
A casa di Claudia stanno tutti bene
Non paga dell’inizio stagione da assoluta protagonista che sta vivendo, Claudia Gerini è già pronta a tornare sul set: sono da poco iniziate, infatti, le riprese del nuovo film di Silvio Muccino “A casa tutti bene”. Il film sarà pronto per il 2018 inoltrato e annovera un cast stellare con, tra gli altri Stefano Accorsi e Stefania Sandrelli.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Addio a Elio e le Storie Tese, l’ultimo concerto il 19 dicembre
Lascia un commento