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TRAMA: Quarta ed ultima parte che Zon.it sta dedicando alla serie-fenomeno del momento, Stranger Things dei Duffer Brothers, in onda su Netflix a partire dal 15 luglio. Le singole verità, scoperte man mano dai protagonisti, si ricongiungono andando a formare un quadro maggiormente chiaro della situazione. Gli agenti del governo, protetti dalla falsa identità della società elettrica, vengono smascherati ed inoltre vengono individuate sia le caratteristiche della bestia, che ha rapito prima Will e poi Barbara (uccidendola), che il suo ambiente naturale, un mondo parallelo con le stesse caratteristiche di quello reale ma oscuro. La ricerca e il recupero di Will viene portato avanti su tre binari: quello dei bambini, che tramite El tentano di tener lontani i “cattivi” e recuperare il loro amico, quello formato da Jonathan e Nancy – raggiunti dal malcapitato Steve– che, scoprendo che la bestia è attirata dal sangue, cercano di intrappolarlo con uno stratagemma in casa e quello formato dalla coppia Joyce e Hopper, che invece riesce, dopo diverse indagini agevolate da un bambino che denuncia la rottura di un braccio da parte di Undici, ad arrivare al laboratorio con la porta sul mondo parallelo. Tutti e tre i gruppi, ognuno in maniera differente, riescono sia a ritrovare il piccolo Will che a sconfiggere la creatura uscita dalla porta nel laboratorio ma ciò costerà la vita a Undici, l’unica in grado di fermare quel mostro. Ma non tutto ritorna alla normalità… CURIOSITA’ E RECITAZIONE Le ultime due puntate della serie tendono a chiarire tutti i dubbi che nascono durante le precedenti (chi è El, chi sono coloro che la inseguono e come è arrivato sulla terra il mostro). Al pari delle varie citazioni sparse un pò in tutta la serie, la trama che si sviluppa nei due episodi è un vero e proprio omaggio all’horror movie anni ottanta. L’ “esperimento impazzito” del governo che scappa dal laboratorio per incutere timore nella malcapitata cittadina rappresenta una classica storia di quegli anni che si inserisce in un contesto quotidiano, quasi familiare, negli Stati Uniti di oggi. Gli elementi che emergono di volta in volta nella serie, sembrano voler chiudere il primo capitolo di Stranger Things con un vero e proprio ringraziamento ai “mostri sacri” di quell’epoca che hanno permesso lo sviluppo di una simile storia. Per quanto riguarda la recitazione, emergono, in maniera anche altisonante, i personaggi di Joyce e Hopper (Winona Ryder e David Harbour), che si rendono protagonisti del recupero del povero Will nel “sottosopra”, e del gruppo dei tre bambini(Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin) nel loro “attento” lavoro di investigazione. A dominare le scene finali è, chiaramente, Millie Bobby Brown(Undici) che riesce a mostrare tutta l’amore verso quel “particolare” gruppo di persone attraverso la sua morte. CITAZIONI Gli episodi conclusivi della prima stagione sono un continuo susseguirsi di citazioni più o meno marcate. Nella settima e ottava “puntata” della serie, infatti, le scene che coinvolgono i bambini ricordano tanto E.T., nella scena della fuga con El, quanto Stand by me, riadattamento cinematografico del romanzo di Stephen King (a cui sembra dedicata tutta la prima stagione). A questo si deve accostare anche il riferimento diretto al film culto “I Goonies“, in cui i tre piccoli protagonisti sembrano recitare la parte dei “corrispettivi” degli anni duemila. Le scene che invece coinvolgono gli adulti fanno “riassaporare” tutto ciò che è stato il cinema horror nello scorso trentennio andando a ripescare “Alien”, attraverso le tute utilizzate nel sottosopra, Poltergeist e Nightmare, ripresi un pò in tutta la serie. [ads2]La redazione di Zon.it offre un appuntamento quotidiano con la lotterie più giocate dagli italiani. I numeri vincenti saranno disponibili su…
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