5 Aprile 2016 - 14:49

Svendita di terreni in Sicilia, Le Iene indagano

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Svendita di terreni in Sicilia, Le Iene indagano. Terreno del Parco Archeologico svenduto a privati

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Dopo il servizio della settimana scorsa sulla svendita del terreno di tutti del valore di 300.000 euro venduto ai privati a soli 3.944 euro, le Iene tornano in Sicilia per indagare su altri beni culturali vergognosamente ceduti a prezzi irrisori.

Proprio sotto le finestre della Sovrintendenza Culturale e Ambientale di Agrigento, si  è consumata un’operazione immobiliare che ha dell’incredibile, denunciata dallo stesso sindaco di Furnari, Mario Foti.

A porto Empedocle, ci sono stati ben 3 casi di svendita di terreni demaniali in prossimità del mare, sul lungomare Nettuno sono state edificate oltre 100 villette su territori appartenenti alla Regione Sicilia. I proprietari di queste abitazioni, hanno poi chiesto di acquistare anche il terreno antistante e la Regione, in maniera diretta, li ha venuti senza alcuna evidenza pubblica ai prezzi di 12.232,35 €, 33.352,96 € e 51.666,73 €. E non finisce qui.

A Stromboli, una delle isole più belle delle 7 isole Eolie, un lembo di terra di grande valore, è stato venduto sul mare accanto ad una struttura alberghiera, senza che nessuno fosse informato, e quindi al contrario di come previsto dalla legge. Il tutto a soli 38.505 euro.

Svendita di terreni in Sicilia, Le Iene indagano

Svendita di terreni in Sicilia, Le Iene indagano

Nella Valle dei Templi di Agrigento, il Parco Archeologico di valore inestimabile, è stato utilizzato da un albergo per ampliare la sua struttura : 4000 metri di un terreno che, secondo il codice culturale rientra in un’area inalienabile, venduti alla cifra irrisoria di 10.600 euro, ovvero 2,80 euro al mq. ” Una cifra che neanche per un terreno di alta montagna sarebbe adatta”– spiega Francesco Cristian Schembri di www.scriverelibero.it.

L’albergo che ha acquistato il terreno, ha realizzato dei lavori in una zona che non rientrava nella parte di terreno acquistata, questo per creare una strada che porta dalla struttura, direttamente al Parco Archeologico, proprio sotto le finestre della Sovrintendenza Culturale.

Caterina Greco, sovrintendente dei Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, è scappata quando le Iene hanno cercato di indagare su questi accadimenti, con carte alla mano.

L’inviato Pelazza, si è recato, allora, direttamente dai dirigenti della Regione Sicilia ma ha dovuto aspettare prima di trovare qualcuno a cui rivolgersi.

Dopo un po’ di attesa è riuscito ad esporre la questione a Dania Ciaceri, responsabile Demanio e Patrimonio e Giovanni Bologna, Direttore dell’Assessorato all’Economia che in un primo momento non volevano accollarsi le colpe di quanto accaduto.

Ciò che è successo è imperdonabile! Se le leggi non sono state rispettate, le rispetteremo!” – ha infine dichiarato il signor Bologna.

Ci si aspetta, dunque, maggiori controlli da parte della Regione affinché non avvenga più la svendita di patrimoni dal valore inestimabile.

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