Telefisco 2019. Il professore dell’Università Cattolica di Roma Guglielmo Maisto ha illustrato quali sono gli effetti fiscali della Hard Brexit per i redditi delle aziende italiane. L’Italia infatti è l’ottavo partner commerciale con il Regno Unito.
A distanza di due anni dall’accordo raggiunto, Westminster ha chesto alla premier Theresa May di cambiare l’accordo con l’UE che, dal canto suo, ha ribadito il suo dissenso. Il prossimo 13 febbraio il Parlamento britannico metterà nuovamente ai voti questa decisione.
“Ci saranno peggioramenti nei rapporti intrasocietari con lo UK, in particolare tutte le norme comunitarie, il direttivo delle imposte sul reddito e i dividendi in uscita non potranno più beneficiare della ritenuta ed esenzioni”. afferma il professore.
“Bisognerà analizzare le modalità di riorganizzazione dei gruppi societari” aggiunge, riferendosi ai rapporti fra le aziende italiane sorelle gestite da quelle inglesi.
In caso di divorzio consensuale con accordo dovrebbe avvenire una proroga delle direttive fino al 31 dicembre del 2020. “In tal caso le società potranno ridistribuire gli utili per beneficiare delle direttive sugli interessi”.
Per le società che hanno controllate Oltremanica, in caso di conferma dell’accordo siglato a novembre, verranno applicate le Norme CfC, che non fanno distinzioni fra territori dell’Unione Europea o meno.
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