[ads1] È giunta ormai alle battute finali la serie prodotta dai fratelli Coen e trasmessa da Sky Atlantic, oggi vi proponiamo l’analisi della nona puntata dal titolo The Castle.
[dropcap]I[/dropcap]l capitolo più sanguinoso della storia del Midwest, la strage di Sioux Fall. È così che una voce fuori campo apre lo show, attraverso uno stratagemma in stile documentaristico, quasi a ricordare al popolo americano che la storia del proprio Paese è fatta anche di pagine intrise di sangue e ciò non deve essere dimenticato.
Manca una sola puntata per tirare le somme di una stagione fatta di più protagonisti, ognuno dei quali si è macchiato almeno di un crimine. In The Castle, Ed e Peggy Blumquist sono nella baita in montagna insieme al cadavere di Dodd e con la polizia che li tiene in stato di fermo.
Ohanzee, ferito da Peggy, riesce a scappare prima del sopraggiungere della polizia. Il piano degli agenti è di dotare Ed di un microfono, il macellaio, infatti, deve incontrare Milligan al Moto Motel. Le cose, però, si complicano quando Ohanzee chiama la famiglia Gerhardt dicendo di aver trovato Dodd e gli da appuntamento al Motel.
Di qui in poi la storia si evolve e si arricchisce di colpi di scena. Raccontare gli eventi che seguono significherebbe rovinare la sorpresa del lettore/spettatore. Vi consigliamo quindi di recuperare la puntata se non lo avete ancora fatto e vi diamo appuntamento alla prossima settimana per il finale di stagione.
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[dropcap]L[/dropcap]a musica accompagna la narrazione senza essere invadente, usata ancora una volta con parsimonia. Da sottolineare il tema funky legato a Milligan, il tema drammatico legato alla moglie di Solverson e i sottofondi “thriller” che accompagnano le scene clou.
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[dropcap]D[/dropcap]ue le figure che vengono ricordate in The Castle: la prima figura è quella della coppia che fece tremare gli USA, Bonnie e Clide. Questi ultimi rivivono attraverso le azioni senza criterio di Ed e Peggy Blunquist; la seconda figura retorica è quella dei pellerossa, i nativi d’America. Una piaga forse mai dimenticata dagli americani, a causa dei conquistatori infatti, nel Nuovo Mondo, vi fu un lungo periodo di pulizia etnica ai danni dei pellerossa i quali oggi sono costretti a vivere in zone protette. La storia dei pellerossa rivive attraverso Ohanzee, il quale ribalta i ruoli.
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