16 Febbraio 2019 - 06:00

The Expanse 3: la fantascienza pura sbarca su Prime Video

The Expanse Prime Video

The Expanse, precedentemente su Netflix, è sbarcata con la terza stagione su Prime Video. E con essa si pone come serie di punta della fantascienza hard

Tutti quanti, soprattutto i fan accaniti della fantascienza pura, avevano contestato a Netflix la clamorosa decisione di chiudere la cooperazione con SyFy per quanto riguarda la serie The Expanse. E Amazon Prime Video ha saputo cogliere subito, per bene, l’occasione, accaparrandosi i diritti della serie, la cui terza stagione è sbarcata sul portale lo scorso 8 Febbraio.

Già nelle prime due stagioni, lo show creato da Mark Fergus e Hawk Ostby aveva dimostrato di saper giocare bene le sue carte. La caratterizzazione dei personaggi, la trama intricata, i continui colpi di scena, nonché veri e propri picchi d’azione avevano fatto gridare quasi al capolavoro. Più di uno spettatore aveva saputo cogliere in The Expanse quelle dinamiche che hanno contraddistinto serie storiche come Star Trek o Battlestar Galactica.

Ed è proprio dalle caratteristiche principali che hanno sempre contraddistinto la serie, che i suoi creatori sono ripartiti per affinare la terza stagione, che serve a chiarire molti dubbi rimasti in sospeso. Naturalmente, serve anche a garantire una certa propulsione e un certo slancio per la prossima quarta stagione, che sarà rilasciata sempre su Amazon durante il corso del 2019.

Dunque, immergiamoci nelle nuove avventure che questa ansimante terza stagione ci ha riservato, in mezzo a sorprese e rapporti che si incrinano.

La Protomolecola

La terza stagione di The Expanse riparte perfettamente da dove la seconda stagione aveva lasciato il colpo. Nella serie, tutti i personaggi sono alle prese con le proprie situazioni controverse. Vi è, infatti, il culmine della tensione tra Nazioni Unite, Marte e Cinturiani, a cui si aggiungono le macchinazioni segrete destinate tutte ad un unico obiettivo: quello del controllo della Protomolecola.

Il capitano Holden e il suo equipaggio sono alle prese con la sua ricerca, per impedirne lo sviluppo e scongiurare il collasso del sistema spaziale. In tutto questo, però, l’elemento continua a proseguire nei suoi scopi, sviluppandosi sino al punto di creare un portale sospeso nello spazio. A questo punto, Terra e Marte si riportano ad una situazione di tensione che era stata rasserenata dopo un lungo periodo di gestazione.

Naturalmente, la guerra in atto tra Terra, Marte e Cinturiani sarà anche un’opportunità per i membri dell’equipaggio protagonista di The Expanse di ricomporre pezzi della propria vita. Questi ultimi, infatti, proprio tramite la ricerca, troveranno un punto di equilibrio tra le esigenze del momento e il comprendere il proprio posto nell’universo.

Insomma, una terza stagione sospesa tra guerra, amore e politica.

La vastità dell’universo

La bravura che ha sempre caratterizzato Mark Fergus e Hawk Ostby, autori di The Expanse, fin dalla prima stagione, è sempre stata quella di alternare sequenze crude e quasi macabre con altre di una profondità incredibile. Proprio quest’ultima si conferma un aspetto fondamentale della serie.

La terza stagione di The Expanse, infatti, riesce a riprendere i punti forti delle precedenti stagioni spingendosi oltre, mantenendo vivo il crescendo emotivo iniziato con le precedenti stagioni. Ognuno riesce a far emergere le proprie emozioni, la propria umanità, ognuno ha una collocazione precisa in quel grande ingranaggio che la serie rappresenta.

Interessante è anche l’attualità della serie, che va al di là del contesto sci-fi. I contrasti tra i popoli, la sete di potere sono meccaniche comuni a molte storie. Ma i creatori della serie riescono a dare un senso di inadeguatezza, quasi come a dire che i comportamenti inconsulti non sono colpa dei protagonisti. Anzi, è il contesto sociale a formarli in tal modo, per dargli un unico scopo: quello di sopravvivere.

Non sempre la cosa giusta è quella da fare obbligatoriamente. Non tutto è bianco o nero, ma esistono molte sfumature che giocano a favore di una trama che si mostra quanto più solida che mai. Un’opera sociale che investe vari rami, dalla ricerca scientifica a riflessioni profonde sul nostro futuro. Il tutto contornato da una visibilità incredibile, da effetti speciali davvero perfetti e di una cura maniacale dei dettagli.

Il ritmo non è mai banale o lento, alterna sapientemente momenti riflessivi ad accelerazioni giuste. Gli stessi dialoghi assumono un peso specifico rispetto al contesto e alla persona dal quale vengono pronunciati. Tutto è pesato in maniera equa, atto ad evidenziare la vastità dell’universo e le infinite sfumature che può assumere.

Un futuro incredibile, che favorisce un’immaginazione incredibile allo spettatore e che riesce a far riflettere anche sulla società odierna, di riflesso.

Una fantascienza troppo epica

Uno dei difetti che si può trovare, probabilmente, a The Expanse, è quello di godere di una complessità e di un’epicità troppo alta, che potrebbe non incontrare il favore di tutti. La serie non è fruibile, non è un prodotto “commerciale” nel vero e proprio senso del termine.

The Expanse si staglia come un vero e proprio status symbol per coloro che sono fortemente affamati della fantascienza più pura, lasciando ogni speranza a chi voleva qualcosa di più accessibile. Una serie, probabilmente, davvero troppo complessa per chi cerca un’ora di puro intrattenimento. Se dovessimo affiliare la serie a qualcosa di correlato in campo cinematografico, la accosteremo a opere grandissime come 2001: Odissea Nello Spazio, naturalmente con le dovute proporzioni.

Ma sono davvero inezie, in confronto ai pregi di una serie davvero realizzata ottimamente. Un piccolo gioiellino della fantascienza moderna.