Il futuro del calcio italiano passerà per il centrocampo? Una domanda più che lecita per sperare di ritornare sul tetto del mondo. Il deserto che ha investito la crescita dei giovani italiani negli ultimi otto anni, sembra aver trovato finalmente un’oasi. Il talento è emerso, i giovani stanno uscendo dalla tana.
Storicamente il reparto difensivo non ha mai avuto grosse problematiche, mentre la situazione più delicata è quella che investe la mediana. Ogni top club o nazionale vincente fonda le sue radici nella gestione del gioco. Senza il centrocampo, non si va da nessuna parte. La tattica e la tecnica sono i mezzi di primaria importanza.
Sandro Tonali sembra rispecchiare al meglio il futuro della regia italiana e perché no anche il presente. La Francia campione del mondo ha un’età media bassissima ed è diventata grande proprio grazie ai giovani. Mancini si sta comportando bene in questa ottica, lasciando ampi spazi a chi li merita. Tra questi anche il classe 2000 di cui stiamo parlando.
Il giovane centrocampista in forza al Brescia ricorda, nelle movenze e nello stile di gioco, Andrea Pirlo. Partendo dal presupposto che il regista non è un ruolo, ma un compito, Sandro lo svolge molto bene. La velocità passa dai suoi piedi e il suo destro è indispensabile per decidere i tempi della squadra. Da Brescia a Brescia, il paragone fa sognare i tifosi, anche se il calciatore la pensa diversamente.
Intervistato qualche mese fa, ha confessato di rivedersi in Gattuso, un altro grande protagonista di Germania 2006. La tenacia dell’attuale allenatore del Milan è una dote innata, rincorrere tutti dal primo all’ultimo minuto, vincere tutti i contrasti, perché la maglia non deve essere mai asciutta. La soluzione ideale sarebbe quella di un mix perfetto tra i due campioni.
Il ruolo che maggiormente predilige è il 4-3-3, per disporsi al meglio davanti la difesa, magari accompagnato da altri talenti, come Zaniolo e Barella. Non siamo messi proprio male, l’importante è investire. Tra le doti che contraddistinguono il centrocampista, emerge la personalità. Si comporta come un esperto, dimostrando che l’età è solo un numero.
Ha fatto il suo debutto professionale a Brescia il 26 agosto 2017, all’età di 17 anni, entrando come sostituto nella trasferta di Serie B persa 2-1 contro l’ Avellino. Il 28 aprile 2018 ha segnato il suo primo gol in carriera, in una sconfitta per 4-2 contro la Salernitana. Ha ottenuto 19 presenze in campionato durante la sua prima stagione da giocatore professionista, segnando due gol e fornendo due assist durante la stagione Serie B 2017-18.
Con l’ Italia Under 19 ha preso parte al Campionato Europeo Under 19 UEFA 2018 , raggiungendo la finale del torneo persa 4-3 dopo il tempo supplementare contro il Portogallo.(Fonte: Wikipedia).
La valutazione non è molto bassa, soprattutto nel mercato odierno, “drogato” rispetto gli anni precedenti. Il Brescia lo valuta non meno di 20 milioni, ma di fronte la volontà del calciatore di fare esperienza in un’altra squadra, la società potrebbe fare qualche sconto.
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