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Il traforo del Monte Bianco collega Italia e Francia dal 1965. Per la precisione, collega Courmayeur, in Valle D’Aosta, con Chamonix, nel dipartimento francese dell’Alta Savoia. Il traforo venne costruito congiuntamente da Italia e Francia: i lavori iniziarono nel 1957 e terminarono nel 1965, anno della sua inaugurazione. È una galleria unica a doppio senso di circolazione e, nella parte italiana, ha la classificazione autostradale Traforo T1. Lungo 11,6 Km, di cui gran parte in territorio francese, si trova ad un’altitudine compresa fra i 1.381 metri sul suolo italiano e i 1.271 metri in suolo francese. Per lungo tempo è stato il traforo autostradale più lungo del mondo, arrivando oggi alla decima posizione.
Il raddoppio del traforo, sebbene progettato, non ha mai visto la luce a causa della forte opposizione delle comunità interessate. Il timore degli abitanti è che un eccessivo transito di mezzi pesanti causerebbe problemi leagati all’inquinamento. Nel 1999, un tragico incendio scoppiato nel traforo costò la vita a 39 persone. In seguito a tale evento, furono potenziate le misure di sicurezza e introdotte una serie di regole piuttosto severe. La gestione è affidata all’italo-francese “Gruppo europeo di interesse economico del Traforo del Monte Bianco (GEIE-TMB)”
Al fine di assicurare un transito in sicurezza, è necessario rispettare una serie di regole generali e di norme di sicurezza obbligatorie. Per quanto riguarda le regole generali:
Per questioni di sicurezza, il traforo è videosorvegliato mediante telecamere attrezzate per rilevare automaticamente eventi pericolosi. Le anomalie rilevate arrivano automaticamente ai monitor della sala di comando e controllo.
Per quanto riguarda gli obblighi invece:
All’interno del tunnel sono presenti dei sistemi elettronici di rilevazione della velocità. Le informazioni raccolte vengono inviate in automatico ai servizi di polizia presenti sui piazzali ad entrambi gli ingressi. Per mantenere la distanza di sicurezza, invece, il guidatore si affida a dei segnalatori blu luminosi posti a distanza regolare di 150 metri.
È possibile leggere queste regole sul sito ufficiale del GEIE-TMB, così come anche le norme di comportamento in caso di evento.
L’attraversamento del traforo del Monte bianco non è gratuito: occorre pagare un pedaggio calcolato in base ad una precisa classificazione dei veicoli. Italia e Francia stabiliscono congiuntamente queste tariffe, aggiornandole ogni 1° Gennaio. Sono previste le modalità corsa semplice, andata e ritorno, abbonamento e a forfait.
Il pagamento del pedaggio può avvenire in contanti (Euro), oppure con carte di credito bancarie (VISA, MASTERCARD, EUROCARD, AMERICAN EXPRESS) o mediante carte petrolifere (DKV, EUROTRAFIC, GR, EUROSHELL, RESSA, ROUTEX, UTA). Il pagamento avviene ai caselli posti agli ingressi. Soltanto gli abbonamenti possono essere acquistati in prevendita, cioè prima del transito, come un comune biglietto.
Per i mezzi pesanti, infine, è previsto l’abbonamento in post-faturazione; una tessera interoperabile Monte Bianco-Frejus che consente di conteggiare ogni transito al 50% della tariffa di andata-ritorno.
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